Uccide la moglie e la fa a pezzi per mangiarle il cuore, l’orrore dello chef: suo padre era lo «Strangolatore di Bratislava»
Macabro femminicidio a Bratislava, in Slovacchia, dove uno chef è accusato di aver ucciso la compagna nell’appartamento dove convivevano, per poi farla a pezzi con l’intenzione di cucinarla. In una stanza della casa della coppia, le autorità hanno trovato un secchio contenente gli organi della donna, identificata come Patricia. Il killer si chiama Jozef Hanuska ed è stato arrestato dopo giorni di ricerche partite a seguito della denuncia della scomparsa della 48enne. Ora rischia l’ergastolo. Secondo quanto emerge dalle testimonianze raccolte dalle autorità, la coppia era nota ai vicini per le liti frequenti.
Il ritrovamento
Pare che una volta, inoltre, lo chef sia arrivato a minacciare la fidanzata dicendole che le avrebbe «tagliato la testa». A confermare i sospetti degli investigatori è il fatto che abbiano beccato l’uomo in uno scantinato accanto al corpo della vittima, riverso in una pozza di sangue e mutilato. Hanuska aveva, infatti, asportato alcuni organi. Tra questi anche il cuore che, secondo la polizia del luogo, l’uomo aveva intenzione di cucinare. Stando a quanto ricostruito finora, la coppia aveva problemi di alcolismo ed è emerso che il padre del femminicida, Stefan Pantl, era stato a sua volta un omicida. Noto come lo «Strangolatore di Bratislava», era stato condannato a morte nel 1981 per aver ucciso due donne.
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