Madonna di Trevignano, il Tar dà ragione alla “veggente” Cardia: «La recinzione può restare al suo posto»
Vittoria al Tar del Lazio per la “veggente” Gisella Cardia. La sua associazione «La Madonna di Trevignano Romano» ha battuto il Comune e il Parco naturale regionale di Bracciano e Martignano. Oggi, riferisce Repubblica, i giudici hanno deciso che la recinzione della «collina dei miracoli», che ogni terzo giorno del mese raduna centinaia di seguaci per presunte apparizioni della Madonna, può restare al suo posto. Non solo: la sentenza del Tar del Lazio obbliga anche i due avversari di Cardia a pagare 2mila euro di spese locali (mille euro a testa). Ad annunciare la vittoria in tribunale è la stessa associazione che fa capo alla presunta veggente, che sui social scrive: «In questi mesi ci siamo rivolti al Tar del Lazio in data 19 dicembre 2023, memoria del grande Papa Sant’Anastasio, uomo di profonda spiritualità e grande difensore della fede cattolica, ci è stato notificato oggi che la recinzione metallica del terreno della collina di Trevignano deve rimanere al suo posto».
In un primo momento, il comune di Trevignano Romano e il parco regionale avevano concesso il nulla osta per recintare il terreno della collina. Ma lo scorso anno, in seguito al clamore mediatico della vicenda e ad alcune polemiche su Cardia, avevano annullato la loro decisione. La sentenza del Tar di questi giorni ha ribaltato ancora una volta la situazione, dando ragione di fatto alla presunta veggente e all’associazione che raduna centinaia di fedeli. In attesa di capire quale sarà la prossima mossa di Comune e Parco, Giselle Cardia sa chi ringraziare per la decisione dei giudici: «Grati al Signore per questo piccolo atto di giustizia umana, ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati con la preghiera e la loro professionalità, affinché non fosse abbattuta la recinzione».
Credits foto: ANSA/Giulia Marrazzo | Alcuni seguaci sulla collina via Campo delle ROse, a Trevignano (maggio 2023)