La donna che ustionava con lo spray la figlia di 17 mesi è stata condannata a 4 anni di carcere
Quattro anni di reclusione. È il verdetto del tribunale di Milano nei confronti della donna che ustionava con lo spray la figlia di 17 mesi. La ventinovenne era stata arrestata nel febbraio 2023, e durante l’interrogatorio davanti al Giudice delle Indagini Preliminari aveva detto di essere pentita, ma anche che non pensava di farle male. La donna portava la figlia in ospedale dopo gli spruzzi. Ma i medici non riuscivano a capire cosa fosse successo. Il Tribunale del Riesame aveva detto che la 29enne aveva «una personalità inquietante». E una «capacità di fare male impressionante». Il giudice dell’udienza preliminare Luca Milani, dopo le indagini del pubblico ministero Pasquale Addesso, ha dichiarato decaduta la sua potestà genitoriale.
La sindrome di Munchausen
Mentre una perizia ha accertato che la donna si trovava in una condizione di significativo disagio emotivo. E con una sindrome di Munchausen, anche se con condizioni cliniche non particolarmente gravi. E soprattutto, non tali da determinare un’infermità mentale. La donna è stata riconosciuta capace di intendere e di volere. La sua azione nei confronti della figlia è stata scoperta grazie ad alcune microcamere piazzate dagli investigatori nel suo appartamento dopo i ricoveri.
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