Prove di dialogo tra Calenda e Cottarelli che ad Azione dice: «Alleanza stabile con +Europa a partire dalle Europee» – Il video
I rapporti sono tumultuosi manco fosse una storia d’amore. Almeno dall’autunno 2022, Azione, +Europa, Carlo Cottarelli con il Pd ingombrante invitato incomodo, si prendono e si lasciano a periodi alterni. I momenti finiti sotto i riflettori sono tanti: alla vigilia delle ultime elezioni politiche è capitato che Azione, +Europa e il Pd hanno siglato un patto, poi Cottarelli è stato presentato come capolista al Nord da Enrico Letta ed Emma Bonino, poi Azione ha rotto col Pd per le sue alleanze a sinistra. Il tutto nell’arco di un mese, scarso. Passato l’inverno, in primavera, quando Elly Schlein è stata eletta segretaria del Pd, Cottarelli ha lasciato il Pd perché il partito era diventato “troppo di sinistra” e da allora il dialogo con Carlo Calenda si è fatto più frequente (del resto, a novembre 2022 Calenda aveva provato a lanciare Cottarelli anche come presidente della Regione Lombardia). Finché l’altra sera, il 12 gennaio, non ha partecipato alla presentazione del suo libro. Occasione per parlare di politica in generale – Calenda ha detto subito che non accetta comportamenti «non etici», riferimento manco troppo velato a Matteo Renzi – e in particolare sul centro centro-sinistra. «Io ho oscillato anzi ho convissuto con +Europa ed Azione e mi pare chiaro si debba andare insieme. Sui temi europei pensano esattamente la stessa cosa, il punto fondamentale è vogliamo andare verso gli stati uniti d’Europa? E io credo che ci dobbiamo andare».
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