Francia, 27 milioni di monete distrutte: «Secondo l’Ue il design stelle è da correggere»
La Francia ha distrutto e riconiato 27 milioni di monete. La ragione può sembrare sorprendente, ma il diavolo sta nei dettagli, e in questo caso risiede nel modo in cui sono state raffigurate le stelle della bandiera dell’Unione Europea in un nuovo disegno sulle monete da 10, 20 e 50 centesimi coniate a novembre dalla Monnaie de Paris, la zecca del Paese. La Francia si è vista obiettare la non conformità dei soldi ai requisiti molto stringenti della Commissione europea. La normativa Ue, infatti, consente ai Paesi di modificare il disegno della faccia “nazionale” delle monete in euro ogni 15 anni, a condizione però che ci sia il via libera della Commissione e degli altri governi della zona euro, che devono essere informati e avere sette giorni per sollevare obiezioni. E qui c’è il problema: la Francia aveva sì contattato informalmente la Commissione, prima di presentare una richiesta formale per approvare il progetto, ma la zecca era andata avanti senza attendere l’ok. E dunque, secondo quanto dichiarato a Politico da un funzionario del ministero dell’Economia francese che ha chiesto di rimanere anonimo, Parigi ha poi ricevuto un avvertimento informale dalla Commissione in cui si sottolineava che il nuovo design non era in linea con le norme dell’UE. Un portavoce della Commissione ha confermato che il Ministero del Tesoro francese ha presentato formalmente il progetto corretto il 12 dicembre, che ha ottenuto l’approvazione dell’UE solo il 21 dicembre. Ora è iniziato un gioco di colpe tra la Monnaie, che è un’azienda pubblica autonoma, e il governo. La prima infatti sosterrebbe interamente il costo del riconio delle monete. La Monnaie de Paris non ha risposto a una richiesta di commento.
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