In Italia è stato superato il picco dell’influenza, con il più alto tasso di contagi mai registrato
L’influenza stagionale in Italia ha superato il picco di casi e ora la curva è in decrescita. Nella prima settimana dell’anno, subito dopo le festività natalizie, sono state quasi 980mila le persone colpite, circa 100 mila in meno rispetto 7 giorni precedenti, quando si è registrato il massimo stagionale con un’incidenza di 18,3 casi ogni 1.000 abitanti, un valore record mai raggiunto. I dati sono forniti dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità. «È fortemente probabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane», avverte Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento delle Malattie Infettive dell’Iss.
Un anno da record
«Un calo così netto fa pensare che il picco sia stato raggiunto», ha dichiarato Antonino Bella, responsabile della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet. «Sono comunque possibili oscillazioni ‘al rialzo’, soprattutto nei bambini, favorite dalla riapertura delle scuole». «Continuiamo a raccomandare le vaccinazioni per le persone più a rischio, ancora utili in vista della ‘coda’ della stagione che durerà ancora diverse settimane, e una sana prudenza nei comportamenti», ha aggiunto invece Palamara. I dati confermano che quella in corso è una stata delle stagioni più intense: da ottobre sono stati 7,8 milioni gli italiani messi a letto da sindromi simil-influenzali. Se la discesa sarà costante, si sorpasseranno i 14 milioni di contagi della scorsa stagione. Nell’ultima settimana i bimbi sotto i 5 anni sono stati ancora i soggetti più colpiti con 33,6 casi ogni 1.000; sono però anche la fascia della popolazione in cui si è registrato il calo maggiore dell’incidenza, con una riduzione di oltre il 30% rispetto alla settimana precedente. Numeri in calo anche nella fascia 5-14 anni. Stabili invece i contagi negli adulti e negli anziani. Nella prima settimana del 2024, è risultato positivo all’Influenza il 34% dei campioni analizzati (era il 46% la settimana precedente). Tra i ceppi maggiormente presenti quelli di tipo A, in particolare il sottotipo H1N1 pdm09.
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