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Papa Francesco, il chiarimento a porte chiuse sulle benedizioni alle coppie gay. Rassegnato sull’Africa, lo stop alle associazioni Lgbtq

13 Gennaio 2024 - 13:27 Redazione
Le risposte di Bergoglio ai preti romani in un incontro riservato nella basilica San Giovanni

«Tanti sono sbalorditi, ma non hanno letto bene. Ci vuole buon ascolto» dice Papa Francesco a proposito delle polemiche sulle benedizioni delle coppie gay. Nell’incontro a porte chiuse nella basilica di San Giovanni con circa 800 esponenti del clero romano, Bergoglio ancora alle prese con gli acciacchi della bronchite ha evitato di tenere un discorso. Ma ha invece invitato i presenti a fargli domande di ogni genere. «Sono qui per ascoltarvi – riferiscono fonti all’Ansa – dite tutto quello che volete. Il tacere quando si ha qualcosa da dire è come una bomba, sentiamoci liberi di parlare», invitato i sacerdoti a non cedere «alle chiacchiere». E tra le domande non poteva mancare una richiesta di chiarimenti sul tema che sta inasprendo le divisioni nella Chiesa. Il provvedimento sulle benedizioni delle coppie dello stesso sesso, ha spiegato Bergoglio, riguarda «le persone, non le organizzazioni. Se viene l’associazione Lgbt no, le persone invece sempre». A proposito poi delle proteste dei cardinali africani, il Papa dice di dare ormai per scontato che non sarà mai rispettato, perché «la cultura non lo accetta». Poi ha ribadito: «Noi benediciamo le persone, non il peccato… forse vengono come coppie o come persone». E infine ha aggiunto: «Quando benediciamo un imprenditore, non chiediamo se ha rubato».

Le divisioni nella Chiesa

A proposito delle domande sulle divisioni nella Chiesa, il Papa ha riconosciuto che «ci sono conflitti, ma non dobbiamo perdere la capacità di stupirci vedendo l’opera di Dio». Secondo Bergoglio, gli scontri interni alla Chiesa devono essere «gestiti» e non «nascosti». Fermo restando, ha aggiunto il Papa, che «le rigidità non sono buone. Abbiamo perso il senso ecclesiale, ma sono gli ultras che non si inseriscono nell’armonia» che lo Spirito crea nella Chiesa. E poi Bergoglio ha rievocato la necessità di riduzione dei tempi delle omelie. Queste devono durare «non più di otto minuti», ha detto il Papa che ha invitato i preti a parlare «dritto al cuore», trattando le questioni della vita e non temi troppo sofisticati.

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