Avvelenamenti al 118 di Bologna, casi raddoppiati: «C’è anche il nonnismo»
I casi di avvelenamento tra gli operatori del 118 a Bologna sono 14 almeno, e non sette. E intanto c’è anche chi denuncia episodi di nonnismo. Una ventina di infermieri ha infatti compilato un esposto in cui si parla di stalking, mentre sugli avvelenamento non sono stati registrati i casi che hanno colpito medici ed elicotteristi. Nell’inchiesta c’è un indagato. Si tratta di uno dei coordinatori della centrale. E rischia di dover rispondere di più episodi rispetto a quelli contestati ufficialmente. La stessa persona è accusata dei presunti atti di nonnismo. La nota sarà consegnata nei prossimi giorni ai carabinieri per le indagini. E fa riferimento anche a fatti accaduti due anni fa. La procura conferma che le indagini non saranno lunghe. Intanto Giovanni Gordini, direttore del dipartimento emergenza, dice all’edizione bolognese di Repubblica: «È evidente che nella centrale del 118 c’è un tema di clima dell’ambiente di lavoro, lo si è già colto, ma con grande attenzione devono essere separate le strade che ci portano a ragionare sullo stress da quelle sui comportamenti oggetto dell’indagine della magistratura. Sono cose disgiunte. Noi dobbiamo essere capaci di gestire le tensioni dentro al cambiamento, questo è un aspetto che va migliorato».
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