Ex Ilva, il Tar della Lombardia dà ragione a Snam: può staccare il gas alla fabbrica oberata dai debiti. Ma Acciaierie d’Italia annuncia ricorso
Il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso presentato da Acciaierie d’Italia (Adi), decretando che Snam ha la facoltà di sospendere l’erogazione del gas all’ex Ilva a causa del mancato pagamento delle bollette, pari a un debito di 109 milioni di euro. I giudici lombardi hanno respinto al mittente la richiesta avanzata da Adi di prorogare la sospensione della fornitura decisa dalla società energetica lo scorso 8 novembre. «Non si può continuare a far gravare sulla fiscalità generale, che sostiene la spesa per il servizio di default trasporto (come rilevato da Arera), parte dei costi indispensabili per lo svolgimento dell’attività di impresa della ricorrente», si legge nell’ordinanza del Tar.
«Impugneremo al Consiglio di Stato»
In precedenza, Adi aveva ottenuto una proroga dall’Arera per la fornitura di gas, estesa fino al 30 settembre e poi protratta fino al 18 ottobre. Acciaierie d’Italia ha quindi impugnato la scadenza di fronte al Tar lombardo. Durante l’attesa della decisione, i giudici amministrativi avevano bloccato la sospensione della fornitura di gas da parte di Snam, consentendo così la continuità del servizio agli impianti. Come conseguenza, però, si è creato un accumulo di un ulteriore debito di 69 milioni di euro nei mesi di novembre e dicembre. Adi ha già fatto sapere che impugnerà la decisione di fronte al Consiglio di Stato Intanto. Anche per questo per il momento alla sentenza non sarà data immediata esecuzione. Nessuna interruzione della fornitura di gas presso Acciaierie d’Italia nell’immediato insomma. Al di là del ricorso dell’industria, che congela il provvedimento, un’eventuale decisione in questo senso può essere presa solo a valle delle interlocuzioni tra l’autorità di regolazione, l’Arera e Snam, fanno notare all’Ansa fonti vicine al dossier giuridico.
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