Il Codacons se la prende con le linee guida dell’Agcom sugli influencer: «Non fermeranno il loro strapotere»
Le linee guida che l’Agcom ha varato sugli influencer lasciano insoddisfatto il Codacons. Secondo l’associazione di difesa dei consumatori, infatti, «non sembrano andare nella direzione di limitarne lo strapotere né di tutelare adeguatamente i minori». Questo per diversi motivi, che procede a elencare. «La prima assurdità che salta all’occhio è quella relativa al tetto di 1 milione di follower come condizione essenziale per l’applicabilità delle linee guida. Questo significa che chi non raggiunge tale limite, ma ha comunque un seguito di centinaia di migliaia di utenti, non è tenuto al rispetto delle misure e può continuare ad operare come meglio crede». Ma non finisce qua. L’organizzazione infatti lamenta anche la totale assenza, delle linee guida, del «divieto totale per gli influencer di ledere la privacy dei minori attraverso la pubblicazione di foto e immagini di bambini sui social, spesso associando tali immagini a messaggi pubblicitari legati a marchi e griffe». E questo in barba alle norme nazionali e internazionali che tutelano in modo preciso proprio la privacy dei minori. «Per tali motivi, se non sarà vietata la pubblicazione di foto dei bambini sui social da parte degli influencer, se non oscurando il volto e solo per fini sociali, impugneremo la delibera dell’Agcom al Tar del Lazio chiedendone l’annullamento», è l’avvertimento conclusivo del presidente Carlo Rienzi.
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