No! Queste confezioni di spaghetti Barilla non contengono farina di insetti
«Boicottare BARILLA. Contiene farinacei di INSETTI» recita un post Facebook condividendo un avviso di richiamo per gli spaghetti trafilati al bronzo del marchio Barilla. Come spesso accade, i richiami dei prodotti vengono mal interpretati e generano molta disinformazione. È successo anche in questo caso.
Per chi ha fretta
- Il volantino del richiamo non riporta la presenza di farina di insetti.
- Il richiamo riguarda la presenza di insetti in un supermercato ligure.
- Le analisi dell’ASL 3 ligure ha indicato come colpevole il punto vendita, non Barilla.
Analisi
Ecco un esempio di condivisione:
Cosa dice il documento
Il richiamo riporta una data, quella del 16 novembre 2023. Un elemento che ci permette di comprendere che non riguarda un fatto attuale.
Viene indicato il numero di lotto oggetto del richiamo: “I14145663”. Ciò significa che solo un lotto risulta oggetto dell’intervento, non l’intera produzione nazionale.
Il richiamo non riporta che contiene «farinacei di insetti» (o semplicemente “farina di insetti”), che per legge dovrebbero essere riportati nell’etichetta. Il motivo dell’intervento è chiaro, ma è stato rielaborato con fantasia dagli utenti: «Prodotto contaminato da insetti».
Nel caso fossero prodotti contenenti farina di insetti, il costo sarebbe più alto rispetto agli altri.
La storia del richiamo degli spaghetti Barilla e gli insetti
Il caso riguarda un supermercato ligure. Basta effettuare una ricerca, con le giuste parole chiavi («richiamo barilla insetti») considerando il periodo dal 16 al 30 novembre 2023 (data di inizio del richiamo e tenendo conto di un periodo massimo per l’eventuale diffusione della notizia), per riscontrare diversi articoli di testate locali che ne parlano:
- Insetti che divorano il grano tra gli scaffali di supermercato (GenovaQuotidiana)
- Insetti dentro i pacchi di pasta. La Asl chiude un supermercato a Genova (Il Secolo XIX)
- Insetti nella pasta, chiuso un supermercato (GenovaToday)
Partiamo da GenovaQuotidiana dove leggiamo:
La criticità si è verificata nel Basko di via Lagustena, dove la Asl ha individuato un’infestazione, partita dalle confezioni di pasta e ha chiuso fino alla disinfestazione, già avvenuta. Il punto vendita chiuso giovedì ha riaperto già venerdì. Intanto la catena ha ritirato tutti i prodotti della stessa marca da tutti i punti vendita e ha esposto cartelli per il richiamo spiegando ai clienti che le confezioni possono essere riportate per il rimborso
Sia su GenovaQuotidiana che su GenovaToday viene riportato il riferimento allo specifico prodotto Barilla. Ecco Today:
Ritirata la pasta anche nel market di Cavallotti ad Albaro ed esposto i cartelli di richiamo, con cui vengono invitati i clienti a non utilizzare i prodotti di quella serie: spaghetti, spaghettoni e penne trafilati al bronzo della Barilla. Chi li ha acquistati nei due punti vendita può riconsegnarli e richiedere il rimborso alla cassa.
Come è andata a finire
A seguito dei controlli effettuati dalle autorità locali dell’ASL 3 ligure, la presenza degli insetti non era dovuta al marchio Barilla, al produttore o al distributore, ma al locale dove era stata riscontrato il problema.
Conclusioni
Come spesso accade, i richiami dei prodotti nei supermercati destano preoccupazione e disinformazione. Non regge l’accusa relativa alla presenza di farina di insetti negli spaghetti Barilla, per la motivazione del richiamo che per una questione legale relativa all’etichettatura.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.