Nuovo raid Usa in Yemen, la reazione degli Houthi: missili contro una nave americana

«Ogni nuova aggressione non rimarrà impunita» dicono i miliziani yemeniti dopo l’ultimo attacco americano

Ancora un attacco nel Golfo di Aden contro una nave americana rivendicato dagli Houthi, dopo che gli Stati Uniti hanno lanciato un nuovo raid contro il gruppo di ribelli sciiti dello Yemen che da settimane prende di mira le navi commerciali che transitano dal Canale di Suez. Ad annunciarlo è il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, sottolineando che i raid «continueranno per tutto il tempo necessario». Stando a quanto riporta il New York Times, si tratta del quinto attacco americano in una settimana. «Abbiamo colpito un paio di missili anti-nave — ha aggiunto Kirby — che avevamo ragione di credere fossero in fase di preparazione per il fuoco imminente nel sud del Mar Rosso». Ad anticipare la possibile nuova azione militare di Washington era stato il presidente Joe Biden, che prima di partire per la North Carolina aveva annunciato ai giornalisti l’intenzione di continuare gli attacchi contro gli Houthi. Come riporta il Guardian, gli Houthi hanno rivendicato l’attacco con «missili navali» alla nave Chem Ranger, che si trovava nel Golfo di Aden. «Le forze armate yemenite confermano che una ritorsione agli attacchi americani e britannici è inevitabile – recita una nota citata dal quotidiano britannico – e che ogni nuova aggressione non rimarrà impunita».


I ripetuti attacchi dei ribelli yemeniti, e la conseguente risposta occidentale, hanno alimentato il timore che il conflitto in Medio Oriente possa allargarsi e provocare un coinvolgimento militare ancora più diretto degli Stati Uniti. Gli Houthi sostengono che i loro attacchi contro le navi commerciali sono un modo per costringere Israele a mettere fine alla campagna su Gaza, ma le loro azioni hanno aumentato l’instabilità dei Paesi della zona. Dopo un attacco terroristico lanciato sul suo territorio, l’Iran ha colpito Iraq e Pakistan con un attacco missilistico. In tutta risposta, Islamabad ha colpito la città iraniana di Savaran, nella provincia di Sistan-Baluchistan, con missili e droni che hanno causato diversi morti e feriti.


Foto di copertina: EPA/Yahya Arhab | Un discorso in tv di Yahya Sarea, portavoce militare degli Houthi (15 gennaio 2024)

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