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Anche Calenda all’attacco su Bologna: «Quei 30 km/h sono un’idiozia. Lo dicevamo prima di Salvini»

19 Gennaio 2024 - 23:19 Giovanni Ruggiero
Secondo il leader di Azione, l'iniziativa del sindaco di Bologna è sbagliata perché partita senza le infrastrutture necessarie

Si allarga il fronte contro il limite di 30 chilometri orari imposto dal Comune di Bologna in alcune strade della città. Dopo l’attacco di Matteo Salvini alla decisione del sindaco Matteo Lepore, anche il leader di Azione Carlo Calenda definisce quella iniziativa come «una beata idiozia». Dallo scorso 16 gennaio il dibattito a Bologna è esploso, dopo mesi che l’amministrazione comunale aveva deciso di rallentare i veicoli lungo le strade urbane. Le polemiche sono iniziate dallo scorso 16 gennaio, quando sono iniziate a fioccare le prime multe. «Pensare che tu fai una cosa molto bella, “green”, verde ma non hai le infrastrutture per sostenerla – dice Calenda – è un modo di ragionare della sinistra che è un modo di ragionare stupido».

L’attacco di Salvini

La posizione dell’ex ministro è di fatto in linea con quella del ministro dei Trasporti, che sui social aveva attaccato: «Costringere un’intera città a bloccarsi a 30 all’ora rischia di essere un danno per tutti, a partire da chi lavora, senza benefici proporzionali in termini di sicurezza e riduzione delle emissioni». Al sindaco Lepore che aveva difeso la sua decisione rivendicando anche il ritorno del suono del cinguettìo degli uccelli, Salvini ha poi aggiunto: «Sono molto sorpreso che il Comune motivi il provvedimento anche con la necessità di non coprire il cinguettio degli uccellini col frastuono dei veicoli. E mi sorprende che l’amministrazione mi rinfacci quanto fatto dal ministro precedente, Enrico Giovannini, che aveva auspicato l’adozione di zone 30. Imporre il limite in tutto il comune (e non solo nelle zone più a rischio) tradisce lo spirito della norma. Ho chiesto al mio ministero tutte le verifiche possibili a tutela dei Bolognesi, e sono pronto al confronto con l’amministrazione, auspicando buonsenso e concretezza». Ma se Salvini protesta oggi, Calenda rivendica di aver iniziato ben prima di lui: «A Bologna noi lo abbiamo detto con grande chiarezza – aggiunge il segretario di Azione – il tema l’ha sollevato Salvini… lo abbiamo sollevato da tanto tempo noi. Salvini dovrebbe sollevare i trasporti, questo dovrebbe fare ma non lo sta facendo».

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