Femminicidio Matteuzzi, cinque haters a processo: due uomini e tre donne l’hanno denigrata sui social
Arriva in tribunale l’odio social contro Alessandra Matteuzzi, la 56enne vittima di femminicidio dopo essere stata massacrata dal suo ex Giovanni Padovani nell’agosto 2022. Cinque persone sono state citate a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata per aver insultato la vittima. «Una donna deviata». «Ridicola e finta». «Lo aveva traviato e usato come un toy boy». Sono questi i commenti denigratori che due uomini e tre donne, dai 26 ai 66 anni, hanno rivolto a Matteuzzi dopo il delitto. A portare avanti le indagini è stata la polizia postale dopo la denuncia dei familiari della donna, assistiti dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini. Ora sono due i filoni d’indagine.
Uno era il direttore della Croce Bianca di Ferrara
Per i primi quattro imputati, le cui indagini sono state chiuse, c’è già un’udienza programmata per il 25 gennaio. Tra loro c’è anche Donatello Alberti che all’epoca dei fatti era direttore della Croce Bianca di Ferrara. «Comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso…», scrisse sui social provocando un polverone di polemiche. L’altro filone, invece, vede nel mirino della polizia una donna che nei mesi scorsi ha anche chiesto un colloquio con l’imputato. Quanto al processo parallelo contro Padovani, autore del femminicidio di Matteuzzi, la Procura ha chiesto la pena dell’ergastolo. Lunedì prossimo, 22 gennaio, si chiuderanno le arrighe delle parti civili, poi ci sarà la difesa dell’imputato e infine l’udienza per la sentenza.
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