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Ex Ilva, ArcelorMittal ora tende la mano al governo: «Pronta a cedere le quote a Invitalia e restare in minoranza»

20 Gennaio 2024 - 21:07 Redazione
La lettera dell'ad Aditya Mittal alla premier Meloni: «Nonostante la differenza nelle nostre posizioni, siamo desiderosi di trovare una soluzione amichevole»

ArcelorMittal invia una lettera al governo Meloni per riaprire il dialogo sul dossier ex Ilva. La multinazionale, ha scritto l’amministratore delegato Aditya Mittal, è «pronta a cedere le quote a Invitalia, oppure a restare in Ilva con una quota di minoranza». Il passo arriva dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha sospeso l’ordinanza del Tar della Lombardia che dava la facoltà a Snam di sospendere l’erogazione del gas all’acciaieria di Taranto a causa del mancato pagamento delle bollette, insieme al via dell’iter per il commissariamento e la garanzia di liquidità corrente con un prestito ponte per 320 milioni da parte dell’esecutivo. «Nonostante la differenza nelle nostre posizioni – scrive Aditya Mittal a Meloni e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano – siamo desiderosi di trovare una soluzione amichevole per proteggere l’attività di AdI e preservare gli investimenti che abbiamo effettuato nello stabilimento ex-llva dal 2018».

Ramoscello d’ulivo

Il gruppo siderurgico franco-indiano, stando alle parole riportate nella missiva, ha preso atto della decisione del governo e quindi «al fine di assicurare un taglio netto abbiamo offerto di cedere la nostra intera partecipazione a Invitalia, per un prezzo che riflette solo una frazione del nostro investimento per cassa. Sebbene Invitalia l’abbia rifiutata, tale offerta rimane sul tavolo nel caso in cui il Governo desiderasse riconsiderarla». E poi ancora: «Comprendiamo che il governo – afferma l’ad della multinazionale – preferisce porre fine alla partnership con il nostro gruppo e selezionare un partner diverso con cui programmare il futuro di AdI, nonostante noi abbiamo aiutato AdI a completare in modo pieno e tempestivo il suo piano ambientale e a realizzare 2 miliardi di investimenti e sostenuto la sua attività durante il difficile periodo del Covid e della crisi dei costi dell’energia». Inoltre, «abbiamo acconsentito – prosegue Aditya Mittal – di proseguire questa partnership oltre la formale scadenza di maggio 2022 prevista nell’accordo di investimento originario nell’aspettativa che il sostegno pubblico per AdI, offerto dalle amministrazioni precedenti, si materializzasse».

«Siamo disponibili a rimanere come partner strategico di minoranza»

ArcelorMittal è inoltre disponibile, si legge ancora nella lettera, a «rimanere come partner strategico di minoranza che fornisca esperienza tecnica e industriale per la joint venture con lnvitalia mentre il Governo decide una soluzione permanente per questo asset strategico di interesse nazionale». Nella missiva la multinazionale conferma inoltre la sua posizione: «Accettiamo – ribadisce – di essere diluiti al rango di azionisti di minoranza (e perdere il controllo congiunto e qualunque potere di veto o casting vote, ovvero voto decisivo) attraverso la conversione dei finanziamenti soci e un’iniezione di capitale da parte di Invitalia e, ciononostante, al fine di eliminare ex ante qualunque preoccupazione in materia di aiuti di stato, AM è altresì disponibile a contribuire in AdI Holding esattamente un terzo del contributo pubblico finalizzato all’acquisto dei rami».

Ma non solo: l’ad conferma inoltre la disponibilità «a vendere la nostra partecipazione azionaria a un investitore che il governo dovesse indicare a un prezzo almeno pari a tale nostro ultimo contributo. lnvieremo all’ufficio del sottosegretario Mantovano un “term sheet” che dettaglia questa posizione. Confidiamo – conclude Aditya Mittal rivolgendosi alla premier Meloni – che questa lettera convinca il suo governo che azioni unilaterali ed estreme sono sia indesiderabili sia superflue alla luce della proposta concreta e specifica che abbiamo presentato, e restiamo in attesa di essere contattati dal suo ufficio o dai suoi rappresentanti sui prossimi passi. Rimango personalmente disponibile a incontrarla quando le sarà possibile per finalizzare le nostre interlocuzioni».

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