Iraq, raffica di missili contro una base Usa. Dopo Damasco Israele colpisce anche in Libano: «Uccisi due membri di Hamas»
Non accenna a calare la tensione regionale in Medio Oriente, ben oltre i confini di Israele/Gaza. Dopo il raid di questa mattina a Damasco, nel quale sono rimasti uccisi quattro membri delle Guardie rivoluzionarie iraniane, tra cui il capo del servizio d’intelligence per la Siria e il suo vice, un nuovo raid attribuito sempre a Israele ha colpito obiettivi mirati nel sud del Libano. Ad essere uccisi, mentre viaggiavano in macchina tra Al-Bazourieh e Tayr Debba, due membri di Hamas, secondo quanto riferito da fonti di sicurezza all’agenzia Reuters. Nuovamente scosso la violenza oggi però anche l’Iraq: dieci missili sarebbero stati lanciati contro una base militare nell’ovest del Paese che ospita soldati americani e di altri Paesi della coalizione internazionale anti-jihadista, hanno riferito ad Afp funzionari della polizia irachena e dell’esercito statunitense. Non è chiaro al momento chi abbia lanciato l’attacco. La base presa di mira è quella aerea di Ain al-Assad, nella provincia di Al-Anbar. Un funzionario militare statunitense ha detto che è in corso una prima valutazione dei danni causati dalle esplosioni: dalle prime informazioni, sembra che un membro delle forze di sicurezza irachene sia rimasto gravemente ferito.
Foto di copertina: I resti dell’auto colpita dal raid mirato israeliano nei pressi di Sour, in Libano (X)
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