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Messico, appello per i poliziotti condannati per la scomparsa dei tre italiani Vincenzo Cimmino, Antonio e Raffaele Russo. «Fateli parlare»

21 Gennaio 2024 - 10:08 Redazione
Gli agenti sono stati condannati a 50 anni di carcere, il 29 gennaio 2022, perché, corrotti, avrebbero consegnato il gruppo a dei narcotrafficanti

Non si fermano gli appelli per le ricerche i tre napoletani scomparsi in Messico sei anni fa, il 31 gennaio 2018. E i parenti, seguiti dall’avvocato Claudio Faleti, chiedono a gran voce che le autorità preposte costringano i poliziotti corrotti arrestati e condannati a rivelare altre informazioni in loro possesso sulla sorte di Antonio Russo, Vincenzo Cimmino e Raffaele Russo. «Continueremo a cercarli – dichiara il legale all’Ansa – perché non abbiamo nessuna prova che ci dice che i nostri connazionali sìano morti, pertanto per noi sono scomparsi». Qualche giorno fa l’avvocato, con Francesco Russo, figlio di Raffaele, fratello di Antonio e cugino di Vincenzo, hanno avuto un incontro nel consolato del Messico a Roma. Per il rapimento e la scomparsa dei tre italiani sono stati condannati a 50 anni di carcere, il 29 gennaio 2022, un gruppo di agenti corrotti che, secondo quanto emerso dall’inchiesta li avrebbero poi consegnati a un gruppo di narcotrafficanti. «Le autorità messicane – chiedono Falleti e Russo – si adoperino affinché ottengano la verità dal poliziotti corrotti che ora sono in carcere». Il caso è seguito in Spagna, con l’avvocato Griselda Herrera Lopez, e direttamente a Jalisco, in Messico, con l’avvocato Joaquin Esparza Mendez. Si tratta, spiega l’avvocato italiano che si complimenta con i colleghi per il lavoro finora svolto, «di una sinergia che ci consente di stare costantemente sul pezzo per evitare che i nostri concittadini italiani ai quali accade qualcosa all’estero e alle loro famiglie restino isolate senza aggiornamenti costanti». «Conduciamo questa battaglia da sei anni – conclude Falleti – così come quelle di molti nostri connazionali vittima di reati fuori dal territorio italiano. Le ricerche di Lello, Antonio e Vincenzo, finiranno solo dopo che li avremo trovati».

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