«Germania fuori dall’Unione europea»: l’estrema destra di Afd vuole un referendum per proporre la “Dexit”
Dopo la Brexit, arriva la Dexit. O almeno questo è il sogno di Alice Weidel, leader del partito tedesco di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) che ha annunciato la volontà di organizzare un referendum per votare l’uscita della Germania dall’Unione europea. Sono giorni complessi per il Paese: nel weekend è stato travolto da numerose manifestazioni partecipate da centinaia di migliaia di cittadini che hanno riempito le piazze di tantissime città per contestare AfD e denunciare le rivelazioni sui piani di deportazione di massa per le persone migranti. Ciononostante, il partito non ha intenzione di fare alcun passo indietro, anzi va alla carica. Weidel, in un’intervista al Financial Times, ha definito la Brexit «assolutamente giusta» e ha dichiarato che farà in modo di realizzarla anche in Germania.
La Dexit (che non piace ai cittadini)
«Un modello per il nostro Paese»: così l’ha definita a colloquio con Guy Chazan del Ft. Per riuscirci ritiene che sia necessario «riformare l’Unione europea» e rimuovere il «deficit democratico» limitando i poteri della Commissione europea, che taccia come «un esecutivo non eletto». Ma – ci tiene a precisare – «se una riforma non è possibile, se non riusciamo a ricostruire la sovranità degli Stati membri dell’Ue, dovremmo lasciare che sia il popolo a decidere, proprio come ha fatto la Gran Bretagna. E potremmo indire un referendum sulla ‘Dexit’, ovvero l’uscita della Germania dall’Ue». Si tratta di una scelta attualmente rischiosa: secondo un sondaggio della Konrad Adenauer Stiftung, il think tank della Cdu, «solo il 10% dei tedeschi sarebbe a favore».
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