Il governo prepara una norma ad hoc per consentire l’impiego di forze italiane nel Mar Rosso: ecco come funziona
C’è anche una norma ad hoc per agevolare il dispiegamento di forze militari italiane nel Mar Rosso tra i dossier sul tavolo del Consiglio dei ministri di domani, giovedì 25 gennaio. Il governo si prepara infatti a discutere due modifiche alla legge 145 del 2016, quella che regola la partecipazione italiana alle missioni internazionali. La bozza, che consentirà all’Italia di unirsi alla nuova missione europea nel Mar Rosso, prevede la possibilità di impiegare mezzi e personale di una missione anche in «altre missioni nella medesima area». L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni dovrebbe, inoltre, inserire un nuovo comma per «individuare forze ad alta e altissima prontezza operativa, da impiegare all’estero al verificarsi di crisi o situazioni di emergenza». Pochi giorni fa, i 27 Paesi Ue hanno raggiunto un accordo su Aspides, la missione militare europea che ha l’obiettivo di proteggere le navi mercantili nel Mar Rosso dagli attacchi delle milizie Houthi dello Yemen.
Gli altri dossier sul tavolo
Al Cdm convocato per domani alle 10:30 è atteso anche il decreto legge sulle elezioni, che dovrebbe fissare il voto per le Europee per sabato 8 e domenica 9 giugno. Si prevede inoltre un unico election day in caso di accorpamento con le elezioni amministrative e regionali. Tra i punti all’ordine del giorno c’è anche un disegno di legge per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale e un altro che riguarda la trasparenza sulla destinazione a scopo benefico di proventi derivanti dalla vendita di prodotti. Un provvedimento, quest’ultimo, che si è già guadagnato i soprannomi «ddl beneficenza» e «ddl Ferragni». Tra gli altri dossier sul tavolo del governo c’è poi l’esame definitivo del decreto legislativo sull’accertamento tributario e di concordato preventivo biennale. Mentre un altro decreto all’ordine del giorno riguarda l’applicazione della legge delega a favore delle persone anziane. Per questo decreto, ha annunciato oggi Meloni in parlamento durante il question time, è stato stanziato «oltre un miliardo di euro per i primi due anni».
Ipotesi terzo mandato nei piccoli Comuni
Le ultime bozze del decreto elezioni che si discuterà domani in Cdm contengono la possibilità per i sindaci dei Comuni fino a 15mila abitanti di candidarsi per un terzo mandato, e non più solo due. Si tratta del nodo politico che aveva portato a uno slittamento dell’esame sul provvedimento nell’ultima riunione di Meloni e dei suoi ministri.
Foto di copertina: La fregata della Marina italiana Federico Martinengo (F596) (Ministero della Difesa)
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