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Il Ken di Ryan Gosling corre per l’Oscar, la Barbie di Margot Robbie no. L’attore: «Dire che sono deluso è un eufemismo»

24 Gennaio 2024 - 10:39 Redazione
L'attore ha difeso anche la regista esclusa dalle nomination: «Non esiste Ken senza Barbie»

«I’m just Ken!», cantava un plasticoso Ryan Gosling nel film di Barbie, in un ritornello diventato virale. E nella strofa successiva: «Doesn’t seem to matter what I do, I’m always number two». Ovvero: «Non sembra importare quello che faccio, sono sempre il numero due». Eppure nel mondo reale, come accade nella pellicola una volta che i protagonisti lasciano il matriarcale mondo di Barbieland, è esattamente il contrario. Se il talento indiscutibile dell’attore è stato infatti riconosciuto dall’Academy con la nomination agli Oscar per il miglior attore non protagonista, lo stesso non è accaduto con l’acclamata collega, Margot Robbie. E nemmeno con la regista del film culto dell’estate, Greta Gerwig. Una scelta sessista? Secondo una buona fetta di pubblico, sì.

Un’assenza che fa discutere

Robbie e Gerwig corrono infatti, rispettivamente, per il premio alla miglior produzione e alla miglior sceneggiatura non originale (che Gerwig dividerà eventualmente con il marito e collega, Noah Baumbach). Il loro nome è invece assente nelle categorie principali dove tutti se le aspettavano: miglior attrice protagonista e miglior regia. La scelta ha fatto così clamore che persino Gosling stesso si è sentito in dovere di intervenire, dichiarando alla Cnn: «Sono estremamente onorato di essere nominato dai miei colleghi insieme ad artisti così straordinari in un anno di così tanti grandi film. E non avrei mai pensato di dirlo, ma sono anche incredibilmente onorato e orgoglioso che sia per aver interpretato una bambola di plastica di nome Ken».

«Non esiste Ken senza Barbie»

«Ma – puntualizza – non esiste Ken senza Barbie, e non esiste un film su Barbie senza Greta Gerwig e Margot Robbie, le due persone maggiormente responsabili di questo film storico e celebrato in tutto il mondo. Nessun riconoscimento sarebbe possibile per chiunque abbia preso parte al film senza il suo talento, la sua grinta e il suo genio». Conclude Gosling: «Dire che sono deluso dal fatto che non siano stati nominate nelle rispettive categorie sarebbe un eufemismo. Contro ogni previsione, con nient’altro che un paio di bambole senz’anima, poco vestite e, per fortuna, senza cavallo, ci hanno fatto ridere, ci hanno spezzato il cuore, hanno spinto la cultura e hanno fatto la storia. Il loro lavoro dovrebbe essere riconosciuto insieme agli altri candidati molto meritevoli».

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