Petizione contro l’avvocato che difende Filippo Turetta: «È docente dell’Università di Padova, dove studiava Giulia». Ma la rettrice lo difende
Su Change.org è stata lanciata una petizione contro Giovanni Caruso, legale di Filippo Turretta e docente ordinario di Diritto penale a Padova. La richiesta? «Rinunci alla difesa o, in caso contrario, l’Università si esprima pubblicamente dissociandosi dalla scelta inopportuna di Caruso». La petizione, che ha raccolto 163 firme, è stata lanciata da una dipendente del ministero della Cultura sottolineando che «non si può stare al tempo stesso con le vittime e con i carnefici». Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, che parla dell’argomento, a stridere è proprio l’ateneo: l’Università di Padova conferisce la laurea postuma a Giulia Cecchettin (il 2 febbraio) schierandosi contro la violenza sulle donne, ma non si esprime finora su «un suo importante membro che difende l’assassino e reo confesso». Daniela Mapelli, rettrice dell’ateneo, respinge le critiche. Per Mapelli si «è arrivati ad un corto circuito , per un Paese democratico, dove tutti hanno diritto alla difesa, compreso il signor Turetta. Oltretutto l’Università mai potrebbe dire al professor Caruso, bravissimo docente che esercita anche la libera professione, se può o meno difendere qualcuno». Dalla parte di Caruso si è schierato anche il Consiglio direttivo dei professori di Diritto penale per cui «la difesa che Caruso sta esercitando legittimamente non può far dubitare della condivisione civica ed etica del contrasto alla violenza di genere, che noi, come docenti di diritto penale, sviluppiamo nella didattica».
Leggi anche:
- L’analisi dei Ris sull’auto di Turetta, il sedile posteriore pieno di sangue: le due ipotesi sull’omicidio
- Le prime analisi sull’auto di Turetta del Ris di Parma: nella Punto nera trovate macchie sospette
- Filippo Turetta, il compleanno in carcere: «Potrà guardare la tv e usare la PlayStation, sarà un giorno come gli altri»
- L’analisi sulla Punto di Filippo Turetta dei Ris di Parma, i punti oscuri sulla morte di Giulia Cecchettin: i dubbi ancora da chiarire
