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Il governo promuove ambasciatore il diplomatico «nazi-rock» Mario Vattani. L’ira del Pd: «Questa l’immagine dell’Italia all’estero?»

25 Gennaio 2024 - 23:25 Redazione
Figlio d'arte, l'attuale commissario a Expo 2025 non rinnega le sue simpatie d'estrema destra. Fu rimosso dall'incarico in Giappone nel 2011: riabilitazione completata

Tra ddl sugli influencer e piani per l’assistenza degli anziani, election day di giugno e privatizzazioni (di quote di Poste), dal Consiglio dei ministri di oggi spunta anche un regalo inaspettato e che sta creando imbarazzi alla Farnesina. Il governo ha infatti deliberato la la nomina al grado di ambasciatore – il traguardo massimo della carriera per i diplomatici – di dieci nostre feluche. Tra questi c’è anche Mario Vattani. Figlio d’arte – il padre Umberto fu per due volte segretario generale del ministero degli Esteri ai tempi della Dc – Vattani jr. è noto per le sue «intemperanze» politiche giovanili. Vicino al Fronte della Gioventù, nel 1989 è stato indagato per aver aggredito due ragazzi di sinistra insieme ad altri militanti. Ne uscì assolto in sede penale, mentre risarcì i danni nel procedimento civile. Le sue simpatie politiche, in ogni caso, non le ha mai rinnegate. Musicista nei ritagli di tempo, col nome di «Katanga», sempre da giovane fondò il gruppo di musica alternativa di destra Intolleranza, più tardi i SottoFasciaSemplice. Entrato nel frattempo in diplomazia, con questa band nel maggio 2011 si esibì tra l’altro a una kermesse di Casa Pound a Roma: si parlò anche di un saluto romano in bella vista. Scoppiata la bufera mediatica, l’allora ministro Giulio Terzi di Sant’Agata lo rimosse dall’incarico di ambasciatore in Giappone e lo sospese da ogni servizio per quattro mesi. Vattani fece ricorso e tornò in pista, vedendosi riaccreditato come ambasciatore a Singapore (dal governo Pd-M5s). Tornato a far la spola col Giappone come commissario per l’Italia di Expo 2025 a Osaka, oggi Vattani il console «nazi-rock» si vede premiato dal governo Meloni col più alto grado della carriera per un diplomatico: ambasciatore di grado. «Un bel modo di tutelare l’immagine dell’Italia all’estero, facendoci rappresentare da chi ama l’estrema destra ed è protetto da un padre potente», protesta su X la deputata del Pd della commissione Esteri Lia Quartapelle.

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