Le fantomatiche “rivelazioni del medico ONU” su grafene e luciferasi nei vaccini
Circolano le condivisioni Facebook (per esempio qui, qui e qui) dove si vedono degli scienziati che lavorano con quelle che secondo la narrazione complottista di chi ha confezionato il filmato sarebbero delle strutture di grafene destinate alla produzione dei vaccini Covid, modificabile nei nostri corpi attraverso le onde radio. Il tutto è accompagnato dall’intervista a due sedicenti esperte: Sladjana Velkov, definita come un medico che avrebbe «lavorato per le Nazioni Unite in Macedonia e Kuwait» già nota negli ambienti No vax; e una presunta «ex dipendente della compagnia Pfizer». Come hanno spiegato i colleghi di Facta nella loro precedente analisi si tratta di due personaggi poco attendibili e le referenze a loro attribuite non sono verificabili. Ma basta un minimo controllo al contesto degli esperimenti sul presunto grafene mostrati nel filmato, per capire che la narrazione presentata è del tutto priva di fondamento.
Per chi ha fretta:
- Un filmato mostra le immagini di una sostanza che sembra animarsi sotto il controllo dei ricercatori.
- Il tutto viene accompagnato dall’intervista a due presunte esperte, tra cui la serba Sladjana Velkov, presentata come medico che avrebbe lavorato nell’ONU.
- La donna viene descritta dai media serbi come «medico senza licenza».
- Secondo la narrazione quelle immagini mostrerebbero la presenza di grafene e luciferasi nei vaccini.
- Tali sostanze verrebbero poi manipolate nei nostri corpi mediante le onde radio.
- In realtà le immagini provengono da una ricerca riguardante delle strutture auto-assemblanti in carbonio che nulla c’entrano coi vaccini.
Analisi
Le condivisioni riguardanti queste presunte rivelazioni sul grafene nei vaccini sono presentate con la seguente didascalia:
MEDICO EX ONU rivela l’AGENDA DEFINITIVA delle élite: i sieri covid contengono grafene che verrà manipolato con le onde radio come un microchip liquido! EX PFIZER, addetta alle ispezioni conferma: Questo è un prodotto che ha sollevato molte perplessità quando i dipendenti hanno iniziato a vederlo, perché anche i dipendenti che sono lì da 40 anni circa non l’avevano mai fatto. Questo è un prodotto completamente diverso. Solo la luciferasi e l’ossido di grafene emettono luce come i sieri covid!
La «ciarlatana» e «medico senza licenza»
La donna presentata come ex Medico dell’ONU ed ex Pfizer è una donna serba di nome Sladana Velkov, presentata dai media locali come «ciarlatana» e «medico senza licenza» a capo di un gruppo No Vax. Divenne nota nel 2015 come sostenitrice di un “preparato medicinale” contro malattie gravi che in realtà era candeggina:
L’ufficio del pubblico ministero e la polizia sono stati contattati da persone che avevano problemi di salute dopo aver assunto l’MMS chimico, che Slađana Velkov ha presentato come una cura per varie malattie, compreso l’autismo nei bambini. Secondo i primi risultati, questa sostanza chimica nella reazione ha le stesse proprietà della candeggina ed è molto dannosa per la salute umana – dice una fonte di “Blica” a conoscenza dei dati dell’inchiesta.
Grafene e luciferasi nei vaccini
Ritroviamo così un paio di elementi già utilizzati in questo genere di narrazioni. Per esempio la luciferasi è realmente utilizzata negli studi di bio-distribuzione (per esempio della Spike indotta dai vaccini in un organismo) in quanto è una sostanza bio-luminescente in diversi esperimenti pre-clinici – a loro volta stravolti dai No vax per produrre altre bufale -, come avevamo visto nelle nostre precedenti analisi (qui e qui). L’idea che tale sostanza si trovi segretamente anche nei veri e propri vaccini Covid approvati per le persone, in modo da tracciare tutti quanti è lo stesso un arco narrativo già percorso dai No vax, come avevamo visto qui.
Le suggestive immagini di sostanze magnetiche, le quali sembrano animarsi dentro delle piastrine da laboratorio non riguardano invece alcun vaccino, né stiamo vedendo della polvere di grafene che si anima. Parliamo invece di un filone della ricerca riguardante fili auto-assemblanti, realizzati con sfere che formano autonomamente delle strutture complesse. Queste ricerche hanno ispirato anche l’armatura auto-assemblante di Iron Man:
Per capire l’infinità di applicazioni reali di questo genere di studi suggeriamo, oltre alla nostra precedente analisi, anche la lettura dell’ una articolo di Jacopo Ranieri nel suo blog. Il contesto specifico dei filmati mostrati nella clip in oggetto, riguardano invece uno studio condotto dalla Rice University e mostrano l’autoassemblamento di nanotubi in carbonio:
Tornando invece nell’universo narrativo dei complottisti No vax, avevamo già analizzato tutta una serie di episodi in cui è stata usata la microscopia – in maniera impropria – dove si sosteneva di aver trovato ugualmente il grafene, senza mai dimostrarlo con studi seri, come abbiamo visto una infinità di volte. Per esempio qui, qui e qui.
Conclusioni
Abbiamo visto che le immagini mostrate nel filmato non riguardano la presenza di grafene o luciferasi nei vaccini Covid, bensì un filone di ricerca che riguarda la produzione di materiali auto-assemblanti. I personaggi intervistati che dovrebbero garantire la serietà della narrazione sono in realtà di scarsa attendibilità e non è stato possibile verificarne le reali competenze.
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