La Florida si prepara a vietare i social media agli under 16: «Creano dipendenza, come una droga»
La Florida si prepara a introdurre una stretta sui social media per i più giovani. Nello Stato americano amministrato da Ron Desantis, che da poco ha alzato bandiera bianca e lasciato le primarie repubblicane per Usa 2024, è stato presentato un disegno di legge che proibirebbe l’accesso alle piattaforme social ai minori di 16 anni. Se approvato, il provvedimento richiederebbe inoltre alle società a cui fanno capo le piattaforme di eliminare qualsiasi informazione personale dagli account e di rivolgersi a un ente «terzo, indipendente e non governativo» per verificare l’età effettiva degli utenti. Il disegno di legge è stato approvato dalla Camera della Florida con una maggioranza schiacciante e bipartisan: 106 voti a favore, 13 contrari. Perché entri ufficialmente in vigore, il testo dovrà passare anche dal Senato, che salvo sorprese dovrebbe dare il suo via libera.
Gli obiettivi della norma
«Ci sono ampi indicatori del fatto che i social media possono comportare un profondo rischio di danno alla salute mentale e al benessere di bambini e adolescenti», avvertiva poco tempo fa il chirurgo americano Vivek Murthy. Il disegno di legge approvato (non ancora in via definitiva) in Florida non nomina esplicitamente alcuna piattaforma, ma precisa che si applicherà a tutti i social che «utilizzano caratteristiche di progettazione che creano dipendenza, che sono dannosi, ingannevoli o che inducono il titolare di un account ad avere un comportamento compulsivo». Il primo obiettivo, insomma, sembra essere quello di combattere la dipendenza da social media. Un fenomeno che Fiona McFarland, parlamentare statale repubblicana, ha descritto come una vera e propria epidemia parlando di «Fentanyl digitale».
Foto di copertina: UNSPLASH/Adam AY
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