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Sos enzimi del pancreas, l’azienda Viatris risponde all’appello di Fedez: «Troppa domanda». La soluzione proposta dal ministero

27 Gennaio 2024 - 17:07 Redazione
Il ministero ricorda di aver già dato indicazioni alle Asl per comprare il farmaco dall'estero, in caso di bisogno. Anche perché l'unico fornitore italiano conferma che avrà problemi fino a dicembre 2025

Non si è fatta attendere la risposta all’allarme sollevato da Fedez sulla carenza di enzimi pancreatici nelle farmacie italiane. Oggi, il rapper – che lo scorso anno è stato operato per un tumore al pancreas – ha pubblicato alcune storie su Instagram in cui racconta di aver avuto difficoltà nel trovare il medicinale e di aver ricevuto numerose segnalazioni, soprattutto nel Nord Italia, di altre persone che si trovano nelle sue stesse condizioni. A rispondere al suo appello è il ministero della Salute, che parla di una «situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di Aifa». Ad oggi, spiega il ministero, «l’unica azienda produttrice (Viatris Italia srl) ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta». La nota del ministero della Salute precisa che tutte le strutture sanitarie sono autorizzate a importare un farmaco analogo anche dall’estero e che sono già state fornite «informazioni adeguate anche di carattere operativo». Il dicastero guidato da Orazio Schillaci assicura che sta seguendo il tema «con grande attenzione e pone in essere tutte le attività di competenza finalizzate a garantire la continuità terapeutica dei pazienti».

La spiegazione di Viatris

A intervenire sulla questione sollevata da Fedez è anche la stessa Viatris, l’azienda titolare dell’autorizzazione per commercializzare e distribuire gli enzimi pancreatici Creon in Italia. «Siamo quotidianamente in contatto con l’azienda che si occupa della produzione per mitigare le difficoltà di fornitura e ridurre l’impatto sui pazienti», assicura l’azienda raggiunta telefonicamente dall’Ansa. La difficoltà nella fornitura di Creon, spiegano da Viatris, si deve «all’alta richiesta a livello globale» e non, come ipotizzava qualcuno in un primo momento, «a problematiche di qualità, sicurezza o efficacia». In ogni caso, la situazione non sembra ancora in via di risoluzione. Anzi, come già annunciato lo scorso ottobre, Viatris ha confermato che «le difficoltà nella fornitura si potrebbero protrarre fino al 31/12/2025».

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