In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
FACT-CHECKINGAntisemitismoGazaGiorno della MemoriaIranIsraeleOlocaustoQAnonRussiaUcrainaUSA

Giornata della Memoria. Le bufale antisemite storiche e recenti, dai QAnon alla propaganda russa

27 Gennaio 2024 - 18:22 David Puente
Dai Protocolli dei Savi di Sion al Piano Kalergi, gli ebrei oggi vengono accusati di ulteriori nefandezze agevolando la propaganda di guerra e inquinando le prossime elezioni

Nel Giorno della Memoria, ricordiamo le atrocità dell’Olocausto contro gli ebrei e i pericoli dell’antisemitismo. È un giorno in cui non dobbiamo soltanto ricordare le vittime, ma anche prevenire future persecuzioni. L’antisemitismo non è solo un ricordo del passato, è una realtà attuale che si manifesta in varie forme e viene alimentata da fake news e teorie cospirative che manipolano l’opinione pubblica e minano le società democratiche. In seguito al 7 ottobre 2023, molte entità hanno incentivato la diffusione di tali credenze distorte, propagandando la percezione dell’ebreo come colpevole di mali che devono essere estirpati dal mondo. Da questa narrazione hanno tratto vantaggio la propaganda russa nell’invasione dell’Ucraina, caricaturandola come un covo di “ebrei nazisti”, e i sostenitori più estremisti di Donald Trump.

Le storiche bufale antisemite

Negli ultimi mesi abbiamo assistito all’intensificazione di credenze antiche che trovano fondamento nei Protocolli dei Savi di Sion, un falso documentale creato probabilmente dalla polizia segreta russa e diffuso nel 1903 dal giornale russo Znamya (Il Manifesto). Questa teoria del complotto accusa gli ebrei di pianificare il dominio globale attraverso il controllo dell’alta finanza e l’uso del terrorismo. Tale credenza è stata rievocata dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre, addossando la colpa agli ebrei. Uno scenario molto simile si è verificato a seguito degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, quando sono circolate teorie infondate che accusavano l’esercito israeliano di essere responsabile di massacri sul proprio territorio.

Abbiamo assistito a una nuova diffusione del cosiddetto Piano Kalergi, una teoria cospirativa antisemita che accusa gli ebrei di voler “mescolare le razze” per creare una società più facilmente controllabile, mentre preservano una loro presunta “purezza ebraica bianca”. Questo scenario, profondamente razzista e con echi di ideologia nazista, viene narrato da certi ambienti dell’estrema destra europea moderna e oltre.

Le bufale antisemite sul satanismo e la pedofilia

Oltre alle infondate accuse di voler perseguire un dominio globale e di mantenere una “purezza della razza”, gli ebrei vengono accusati di crimini quali il traffico di esseri umani, la pedofilia e il satanismo. Queste accuse sono simili a quelle diffuse dalla teoria del complotto nota come Pizzagate, la quale sta alla base delle false credenze della setta QAnon che vede in Donald Trump come l’eroe impegnato a salvare bambini rapiti e tenuti prigionieri in tunnel sotterranei, che sarebbero controllati dai membri del Partito Democratico e da varie celebrità americane.

La recente scoperta di un piccolo tunnel in una sinagoga di New York ha rilanciato queste credenze ed è stata utilizzata per giustificare un’ondata di antisemitismo. L’associazione degli ebrei al caso di Jeffrey Epstein ha ulteriormente alimentato queste teorie del complotto, dipingendo gli ebrei come figure centrali, spesso raffigurati in modo diffamatorio attraverso immagini generate dall’intelligenza artificiale, che li mostrano uscire dal sottosuolo come ratti, sporchi di sangue o con in mano una fetta di pizza – un chiaro richiamo alle accuse infondate e discriminatorie del Pizzagate.

La propaganda russa

Queste narrazioni sono collegate a due dei principali conflitti odierni: quello a Gaza e quello in Ucraina. La propaganda russa ha ritratto gli ucraini come nazisti, satanisti, perpetratori di un inesistente genocidio nel Donbass e alleati dell’Occidente nell’operare immaginari biolaboratori sotterranei, dove si sosterrebbe siano prodotti patogeni e armi chimiche da utilizzare contro la Russia e le nazioni non allineate con un presunto “Nuovo Ordine Mondiale”.

Il presidente ucraino Zelensky è stato raffigurato con tratti antisemiti, come il naso adunco, per evidenziare in modo dispregiativo le sue origini ebraiche. In aggiunta, l’Ucraina stessa è stata oggetto di attacchi antisemiti. Ciò è dimostrato dall’utilizzo del simbolo del Tridente, storico emblema nazionale ucraino. Nelle vignette sovietiche anti-ucraine, il simbolo era utilizzato come etichetta identificativa, analogamente alla Stella di David per gli ebrei. Ora, la propaganda lo presenta erroneamente come un simbolo di origine ebraica. Secondo quanto riportato dall’Anti-Defamation League (ADL), alcuni ambienti cospirativi antisemiti sostengono che l’invasione russa in Ucraina sia un mezzo per “liberare” il paese dai cosiddetti “ebrei cazari”.

In seguito agli eventi del 7 ottobre e al conflitto a Gaza, la propaganda russa ha veicolato contenuti che suggeriscono un presunto abbandono dell’Ucraina da parte del mondo occidentale a favore di Israele, per poi sfruttare le critiche al sostegno di Israele come pretesto per promuovere un supporto ai palestinesi, nel tentativo di deviare l’attenzione dalle atrocità commesse in Ucraina dal Cremlino. È noto che i server di Hamas siano ospitati a Mosca e che la Russia sostiene i gruppi appoggiati dall’Iran, fornitore di droni utilizzati per colpire l’Ucraina. Anche il fronte siriano, attraverso la propaganda pro Assad, ha diffuso false notizie come quella dei video usati come prova per accusare gli israeliani di aver ucciso i partecipanti del festival Supernova il 7 ottobre.

Il problema delle bufale antisemite nel 2024

Nell’articolo dedicato alle bufale del 2023 e alle prospettive per il 2024, avevamo esplorato il problema dell’antisemitismo sui social media, in particolare su Twitter dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk. Nonostante Musk sia stato accusato di agevolare la diffusione di contenuti antisemiti, ora alcuni lo etichettano come “sionista”. Per sostenere questa affermazione, diversi utenti hanno condiviso foto che lo ritraggono in Israele, e lo accusano di censurare su Twitter coloro che esprimono sostegno per la Palestina. Questa enorme confusione è sintomatica di un tentativo di rafforzare, soprattutto attraverso bufale antisemite, la visione degli ebrei come nemici dell’umanità, insieme a chiunque li difenda o osi contraddire chi li attacca. In questo gruppo viene incluso non solo Musk, considerato un “traditore” da alcuni, ma anche le istituzioni nazionali occidentali. Queste dinamiche emergono in un anno particolarmente sensibile, segnato da importanti appuntamenti elettorali in Europa e negli Stati Uniti d’America.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti