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Giorno della Memoria? Per Beppe Grillo ne serve uno «della dimenticanza e del perdono» – Il video

27 Gennaio 2024 - 18:06 Redazione
Secondo il fondatore del Movimento 5 Stelle, il ricordo alimenta «odio, razzismo e antisemitismo»

Un giorno della «dimenticanza e del perdono» per interrompere il «ciclo distruttivo» della memoria, che alimenta nelle nuove generazioni «reminiscenza di odio, di razzismo, di antisemitismo». Lo propone Beppe Grillo sul suo blog, proprio nella Giornata della memoria delle vittime dell’Olocausto. Una provocazione, come il fondatore del Movimento 5 stelle è abituato a fare, che ha già prodotto reazioni e critiche ma che Grillo ha voluto motivare in un video. Il comico si chiede come si possa comprendere il dolore di chi è sopravvissuto a una guerra o a un massacro. «Se faccio riferimento a mio padre, che era un “ragazzo del ’99” nella Prima Guerra Mondiale, un cosa tremenda, o mio nonno, ufficiale di macchina silurato tre volte, e alla terza volta è stato 5 o 6 giorni in mare, nell’acqua, con i suoi compagni mangiati dagli squali», racconta Grillo, «quando io e mio fratello chiedevamo a mio padre e mio nonno di raccontarci cosa avessero patito, degli squali, delle trincee… non c’è stato verso di smuoverli su nessun ricordo». E la risposta era sempre la stessa: «Voi non potete capire».

Secondo Grillo «certi dolori sono talmente enormi, talmente devastanti che sono incomunicabili. Oggi viviamo in un momento di reminiscenza di odio, di razzismo, di antisemitismo, che è continuamente alimentata alle nuove generazioni, proprio per il tramandarsi di ricordi di popoli che si sono magari scannati 200, 300, 500, mille anni fa». L’ideatore del M5s suggerisce che la Giornata della memoria sia controproducente perché tramanda la sofferenza invece di essere un monito per le nuove generazioni ed evitare gli orrori del passato. «Bisognerebbe avere il coraggio di interrompere questo ciclo distruttivo. Bisognerebbe avere il coraggio di dimenticare per poter perdonare», conclude, «perdonare non è impossibile, la cosa più difficile è dimenticare, poter dimenticare le cose successe e poter passare alle nuove generazioni degli altri valori. E allora io propongo che ci sia anche il Giorno della dimenticanza e del perdono».

Le reazioni

Ma le parole di Grillo hanno provocato un’immediata reazione, tra i primi a intervenire il senatore Maurizio Gasparri che le ha bollate come «pericolose» e lo ha definito un «maestro di nulla, diffusore di errori e di ignoranza». «Una volta di più dimostra di non saper controllare il suo pensiero. Nel giorno del ricordo, dice che bisogna dimenticare per non alimentare odi», lo attacca il capogruppo di Forza Italia al Senato, «Dimenticare, cancellare, non parlare di queste cose. Le parole di Grillo sono pericolose ed ambigue e dimostrano una volta di più la pericolosità di questo soggetto e di tutti i suoi seguaci. Invece bisogna raccontare, studiare, parlare, ricordare. Non cancellare. L’oblio di Grillo è la resa alla forza dell’orrore». Sempre dal centrodestra, a levarsi contro la proposta di Grillo è la voce del senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin: «Dovremmo quindi, proprio oggi, dimenticare la Shoah e lo sterminio degli ebrei? È un messaggio molto pericoloso, addirittura inquietante, quello che arriva da Grillo. Dobbiamo invece fare esattamente l’opposto. La storia è maestra di vita. Aprire gli occhi alle nuove generazioni serve non ad alimentare odi ma ad evitare il ripetersi delle tragedie del passato. Quindi no all’oblio, si alla memoria».

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