«Mille euro agli anziani, si vota l’8 e il 9 giugno». Il servizio del Tg1 scatena le proteste di Pd e Azione: «È propaganda di regime»
Si arricchisce di un nuovo capitolo lo scontro tra opposizioni e governo sulla politicizzazione della Rai, in particolare del Tg1. Al centro delle polemiche è finito il titolo di un servizio del telegiornale della sera di ieri, venerdì 26 gennaio. «Mille euro in più per gli anziani. Si voterà l’8 e il 9 giugno», si legge in basso allo schermo. Un accostamento inspiegabile, secondo le opposizioni, e per giunta con un’informazione inesatta. «Non solo l’associazione con il voto elettorale, una piccineria da propaganda di regime, ma il capolavoro di annunciare “una prestazione universale da 1000 euro per 14 milioni di anziani”. Una bugia vergognosa, detta a milioni di italiani come se fosse verità», scrive su X Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico. «Sapete a quanti toccherà quella prestazione universale che universale non è?», chiede l’esponente dem. Risposta: «A 25mila persone. Perché ci sono requisiti stringenti: almeno 80 anni, livello di bisogno assistenziale gravissimo, Isee inferiore a 6.000 euro e titolarità di indennità di accompagnamento». Furfaro poi chiosa: «Da servizio pubblico al servizio della destra, povera Italia».
A commentare lo strano titolo del servizio del Tg1, che accosta un recente provvedimento del governo con la data del prossimo appuntamento elettorale, è anche Carlo Calenda. «Questa roba della Rai è inaccettabile. Ho sempre evitato di fare polemica sulla politicizzazione delle nomine, fatta da destra e da sinistra. Ma qui si va oltre. Tra l’altro non è vero che “gli anziani” riceveranno mille euro e poi il collegamento con il voto. Siamo impazziti?», scrive il leader di Azione su X. A rispondere alla polemica sollevata da Calenda e Furfaro è UniRai, il neonato sindacato di destra della rete pubblica. «Da parte del Pd – scrive la nuova sigla sindacale – è da tempo in corso un grave attacco alla libertà del servizio pubblico. L’ultimo episodio riguarda le minacce di convocazioni in Commissione parlamentare di Vigilanza per un servizio realizzato dal Tg1 sui provvedimenti del Cdm a favore degli anziani». Per UniRai, nel servizio finito al centro delle polemiche non c’è niente di sbagliato. Anzi, scrive il sindacato, «i colleghi del Tg1 lavorano per fare corretta informazione e offrire un servizio ai cittadini, non per fare bieca propaganda».
January 27, 2024
January 27, 2024
Foto di copertina: Il titolo del servizio del Tg1 finito al centro delle polemiche
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