Il trapper Baby Touché «bandito» da Padova: via dalla città dopo la rissa coi tirapugni al Pride Village
Non potrà più mettere piede a Padova per i prossimi tre anni il rapper Baby Touché, nome d’arte di Mohamed Amine Amagour. Gli agenti della questura padovana hanno notificato ieri 26 gennaio il foglio di via obbligatorio per il trapper originario di Monselice, ritenuto dal questore «con le proprie condotte illecite, un pericolo per la sicurezza e la tranquillità collettiva». Come ricorda il Corriere del Veneto, la decisione è arrivata dopo i fatti della scorsa estate. A giugno 2023 la polizia era intervenuta per due aggressioni avvenute nel parcheggio della manifestazione Pride Village a Padova. Secondo le indagini, Baby Touché e un gruppo di suoi amici avrebbe aggredito due giovani all’uscita dell’evento, usando anche dei tirapugni.
Solo pochi giorni fa si sono concluse le indagini per un’altra aggressione in cui sarebbe coinvolto il trapper. I fatti risalgono stavolta al 14 gennaio 2022, quando Baby Touché avrebbe avuto il ruolo di mandante in una sorta di spedizione punitiva contro un gruppo di ragazzi considerati vicini a trapper rivali. Nella rissa scoppiata davanti alla stazione di Padova, c’erano state anche alcune coltellate. In quell’occasione era rimasto ferito un 25enne.
Baby Touché aveva già ricevuto altri Daspo urbani da altre città venete. Nel 2022, infatti, ha ricevuto fogli di via da Vicenza a giugno e da Venezia a novembre. E infine l’ultimo da Padova, dove il questore ha scritto che il 20enne «non risulta avere una stabile dimora nel Comune di Padova, né di espletare alcuna attività lavorativa, né che vi abbia interessi leciti e dunque si ritiene che vi giunga e rimanga anche allo scopo di compiere attività illecite che turbano la sicurezza e la tranquillità pubblica».
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