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Sinner vince gli Australian Open, la gioia dell’Italtennis: dal «Bravino» di Fognini a Pietrangeli – Il video del punto decisivo

28 Gennaio 2024 - 17:38 Redazione
La soddisfazione dei tennisti azzurri del presente e del passato, e dei Carota Boys che hanno seguito la finale di Melbourne da Torino

Quindicimila spettatori al Rod Laver Arena di Melbourne, 2 miliardi collegati nel mondo, mille al Nuvola Lavazza a Torino e decine di milioni davanti alle tv in tutta Italia. La vittoria di Jannik Sinner nella finale degli Australian Open contro il russo Daniil Medvedev, dopo una incredibile rimonta sotto di due set, ha fatto esplodere di gioia un Paese intero e tutti i tifosi del 22enne azzurro in giro per il mondo. Tantissimi, a sentire applausi ed esultanze a ogni punto dell’altoatesino nel palazzetto che ha ospitato il match. Oltre al profluvio di messaggi dal mondo della politica, unita come sempre in questi momenti di vittoria nazionale, tanta la soddisfazione del mondo dello sport azzurro e dei grandi tennisti italiani, del presente e del passato. Tra i primi a festeggiare il talento di Sinner c’è Fabio Fognini, che nelle storie di Instagram scherza scrivendo: «Bravino», poi pubblica un post per riconoscere la sua forza. «È bello vedere come un ragazzo di 22 anni abbia riappassionato tutto il mondo dello sport, ma soprattutto del tennis! Umiltà, grinta, passione, sacrificio», scrive Fognini, che nel 2015 vinse gli Australian Open nel doppio con Simone Bolelli, «complimenti campione, a te e a tutto il tuo Team! Goditi questo momento».

Flavia Pennetta, Matteo Berrettini e Simone Bolelli

«Era partita male, ma le partite di tennis fino all’ultima palla bisogna sempre giocarla», ha detto a Rai News Flavia Pennetta, che a 33 anni vinse la finale degli Us Open nel 2015 contro Roberta Vinci, e nel 2011 gli Australian Open nel doppio, «Jannik non si è mai lasciato andare, ci ha creduto fino all’ultimo ed è stato ripagato alla grande. Basta un attimo, una palla per passare dal giorno peggiore della tua vita al migliore, e capovolgere tutto. È stato bravo ad aspettare. Forse l’unica pecca è stato il servizio, ma è stato bravo a togliere tempi e ordine all’avversario». Festeggia anche Matteo Berrettini, che dopo aver raggiunto la sesta posizione nel ranking Atp ha dovuto affrontare numerosi infortuni e ora vuole tornare ai suoi livelli: «Campione dentro e fuori, bravo Jan!». Gli fa eco Simone Bolelli, che appena 24 ore prima ha perso la finale in doppio con Andrea Vavassori a Melbourne: «Fenomeno», scrive nelle storie Instagram, aggiungendo la carota che è diventata il simbolo dei tifosi di Jannik. Epico, è l’aggettivo scelto da Lorenzo Sonego che con l’altoatesino ha condiviso l’esperienza vittoriosa in Coppa Davis.

L’Italtennis del passato

A Rai News ha commentato la vittoria di Sinner anche Nicola Pietrangeli, vincitore del Roland Garros per due volte consecutive nel 1959 e nel 1960. «Nella finale che abbiamo visto a Melbourne sono state giocate due partite», la lettura dell’ex campione azzurro, «i primi 2 set Medvedev li ha giocati a un livello talmente alto che era impossibile stargli dietro, il russo ha vinto il russo 2 a 0 perché era impossibile batterlo. Ma non gli è bastato. Poi è iniziata la seconda partita, e Medvedev l’ha persa 3 set a 0. Sinner ha vinto i set che contavano, purtroppo per l’avversario era alla meglio dei 5, e così ha vinto la partita». Anche Paolo Bertolucci, vincitore della Coppa Davis nel 1976, ha seguito il match e ne ha commentato gli sviluppi su X. Nella prima fase, ha criticato l’atteggiamento dell’altoatesino, troppo passivo rispetto al gioco del russo. «Medvedev ha cambiato strategia e, forte di un preciso servizio, comanda gli scambi», ha aggiunto, fino a quando la partita on è diventata un «braccio di ferro solo con la forza mentale», quando Sinner l’ha rimessa sui binari: «Chi la dura la vince, vince chi ha più attributi e Sinner in questa specialità è fortissimo».

Il riconoscimento degli avversari

Gli applausi alla vittoria di Jannik Sinner arrivano anche dai suoi avversari, in testa proprio quel Novak Djokovic battuto in semifinale e con il quale il percorso si è incrociato spesso negli ultimi mesi, dagli Atp Finals alla Coppa Davis. «Bravo Jannik, meritato, complimenti», ha scritto sui social il serbo, «congratulazioni alla tua famiglia e al tuo team». Ma anche un altro nastro nascente del tennis gli ha tributato il giusto onore. «Sono felicissimo per te! Te ne meriti più di uno! Goditi il momento, amico mio», l’augurio dello spagnolo, «che partita, che lotta». Ed è di un altro campione spagnolo il messaggio d’affetto pubblicato sui social, il maiorchino Rafa Nadal: «Grandissimo Jan, bravissimo. Bellissimo torneo, il tuo primo torneo del Grand Slam!!! Un caro saluto a te, il tuo team, tua famiglia e tutta l’Italia che ha vinto oggi con te». Sinner fa il pieno di complimenti e riconoscimenti ma già guarda al prossimo torneo, alla prossima sfida. Mai smettere di combattere, scrive su X, mentre abbraccia la coppa australiana.

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