Vasco Rossi contro i «rivoluzionari da salotto», lo sfogo sulla «tragedia di Gaza» dopo le polemiche nel Giorno della Memoria
È un attacco contro «i rivoluzionari da salotto» quello di Vasco Rossi sul suo profilo Facebook, 24 ore dopo un altro post in cui il cantautore ha voluto celebrare il Giorno della Memoria. Con i suoi fan, Vasco aveva condiviso la scena finale de La vita è bella di Roberto Benigni, con l’arrivo dei carri armati nel campo di concentramento finalmente liberato. Tra i commenti però non sono mancate critiche e attacchi al cantautore, che aveva provato a rispondere di volta in volta. Fino a scrivere un commento duro di chiarimento.
Questo è il giorno della memoria. ! Un giorno simbolico !
La memoria dell’Olocausto.
Chi vuole parlare di quello che succede oggi a Gaza (un orrore che mi auguro possa finire al più presto) vada da un’altra parte! Io NON mi schiero da una parte o dall’altra per rispetto! Perché non faccio il “tifo”… non è una partita di calcio. È una tragedia di fronte alla quale resto ammutolito! Mi auguro la PACE in quei territori. Ognuno può fare quello che vuole ma a me sembra troppo facile e comodo schierarsi da una parte o dall’altra dal salotto della propria casa!
Provo solo una grande pena e un grande orrore nel vedere due popoli fratelli che si fanno la guerra da quarant’anni.
Ma oggi, ripeto, è il giorno della memoria dell’Olocausto… Un orrore in immaginabile successo nel nostro paese poco più di cinquant’anni fa con 10 milioni di morti ! Sterminati scientificamente, bruciati nelle camere a gas !
Chi pensa che, fare paragoni con quello che succede oggi in qualunque parte nel mondo, possa essere utile per giustificarlo o cancellarlo… per me si sbaglia!
Perché un male più un altro male… Non fa un bene e non giustifica un beneamato cazzo!!
V.K.
Le polemiche però non si sono fermate. E così il giorno dopo quel primo post, Vasco è tornato a dire la sua, stavolta limitando i commenti. «Di fronte alla tragedia che sta succedendo a Gaza non riesco a schierarmi da una parte o dall’altra… Come fanno molti dalle loro comode poltrone. Io se mi schiero vado a combattere, altrimenti sto zitto o meglio rimango ammutolito di fronte a orrori di questo genere!». Sul dibattito relativo alla crisi in Medio Oriente, Vasco ribadisce di non farsi condizionare «dal bombardamento televisivo e mediatico dei mezzi di comunicazione di massa. Io mi guardo intorno… vivo nel mio mondo… cerco di fare la cosa giusta qui e adesso! Non ho mai sopportato i rivoluzionari da salotto, che invadono le piazze e infestano il web. Io vado a combattere sul campo le mie guerra. E sempre in direzione ostinata e contraria».
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