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Chi è Franca Caffa, l’anziana manifestante del dialogo con il carabiniere su Mattarella

29 Gennaio 2024 - 14:43 Redazione
Dall'impegno per il diritto alla casa all'Ambrogino d'Oro, la 94enne è uno dei volti storici della sinistra a Milano

«Chi l’ha conosciuta, anche solo per un momento, è rimasto folgorato per sempre dalla sua forza, dal carattere rivoluzionario, critico, controcorrente, a volte spigoloso». Viene descritta così sul sito del Comune di Milano Franca Caffa, la 94enne che al corteo pro Palestina di sabato 27 gennaio ha dato vita all’insolito dialogo con un agente in tenuta antisommossa. «Cosa ha detto il presidente Mattarella?», chiede la donna riferendosi al discorso in cui il Capo dello Stato ha invitato Israele a «non negare a un altro popolo il diritto a uno stato». Il militare gli risponde in tono deciso: «Con tutto il rispetto, signora, non è il mio presidente. Io non l’ho votato, non l’ho scelto, non lo riconosco». A commentare quell’episodio, che ha portato al trasferimento immediato del militare, è la stessa Franca Caffa, che a Repubblica dice: «Sono rimasta interdetta a quella risposta e dopo non mi ha più dato spiegazioni. Quel carabiniere deve riconoscere il presidente anche se non lo ha votato, per puro senso delle istituzioni. Davvero, mi ha molto sorpresa. Ed è stato un dialogo monco. Finito lì».

La politica e l’impegno civico

Franca Caffa, oggi 94enne, è uno dei volti storici della sinistra milanese. Nel 1979 fonda il Comitato Inquilini, una realtà che organizza anche corsi di italiano per stranieri, manutenzione degli appartamenti, doposcuola per i bambini e non solo. Alle ultime elezioni cittadine, quelle del 2021, si candida per un posto in Consiglio comunale con la lista “Milano in Comune – Civica Ambientalista” che non riesce però a superare la soglia di sbarramento. Negli ultimi anni, Caffa scrive diversi articoli e contributi per testate come Arcipelago Milano e Il Manifesto, spesso occupandosi di diritto alla casa. Lo scorso ottobre, entra in polemica con il comune di Milano e chiede che il suo ritratto venga rimosso dal Murale dei Diritti realizzato nel quartiere Ortica. «Quando l’ho saputo, all’inizio sono stata lusingata ma poi ho riflettuto e detto di no. Non tanto perché non me l’hanno preannunciato ma perché la difesa dei diritti è incompatibile con questa amministrazione», spiega la 94enne. Pochi mesi più tardi, Franca Caffa viene scelta anche tra i destinatari dell’Ambrogino d’Oro, l’onorificenza conferita dal comune di Milano. Il motivo? Perché si è distinta come «un modello di cittadinanza attiva e di impegno sociale per la centralità dei quartieri popolari».

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