Fischi allo stadio contro la giornata della Memoria, Lotito: «Goliardia, roba da ragazzi o da ubriachi»
«Goliardia, roba da ragazzi o da ubriachi». Così Claudio Lotito ha definito i fischi contro il giorno della Memoria uditi allo stadio Olimpico durante il match contro il Napoli. Il presidente della Lazio ha dunque liquidato così l’episodio, senza parlare di antisemitismo, come riporta Repubblica. Lo ha fatto durante la mostra dedicata alla Lazio dello scudetto del 1974 a Montecitorio. Occasione in cui ha aggiunto: «Non possiamo assumerci la responsabilità dei comportamenti di qualche sparuta minoranza, il 99,9% dei laziali sono persone perbene, la Lazio è anche ente morale». E ancora: «I fischi al giorno della Memoria? Molte persone fanno dei gesti senza conoscerne significato, per goliardia, perché sono ragazzi oppure ubriachi o sotto effetto di altre sostanze. Io riceverò 500 telefonate minacce di morte al giorno». Prosegue paventando l’ombra di un complotto: «Forse dà fastidio che la Lazio abbia un’identità e una struttura precisa. Da quando sono presidente sono stati ripristinati i valori storici di un tempo». Il senatore di Forza Italia che da vent’anni guida la società biancoceleste conclude poi con una rivelazione sullo stadio Flaminio: «Stiamo lavorando per la costruzione dello stadio. Il Flaminio? Ci sono considerazioni oggettive che non dipendono da me. Si tratta di capire la compatibilità dell’operazione per portarlo a 50 mila spettatori. Noi abbiamo una media di 45mila persone, di questo va dato merito ai nostri tifosi, che sono la forza di una società».
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