Prodi: «Meloni è l’assicurazione sulla vita di von der Leyen. Conte? Deve ancora decidere da che parte sta»
Elly Schlein è nella posizione più difficile per una leader di partito. Mentre Giorgia Meloni sta diventando una polizza di assicurazione per Ursula von der Leyen. In un’intervista al Corriere della Sera l’ex premier Romano Prodi dice che nel Pd «per sciogliere nodi complessi serve tempo». Ma loda la scelta del governo Meloni di guardare all’Africa: «Non solo è giusta, ma anche necessaria. Dall’Africa dipende il nostro futuro. Questo è, finora, soprattutto un piano per l’energia. E da solo non sarebbe determinante, anche solo per la scarsità delle risorse. Serve oggi un progetto più ampio portato avanti dall’Europa intera».
Nel colloquio con Marco Ascione Prodi dice che da parte della presidente della Commissione Ue l’attenzione per l’Italia «è straordinariamente intensa e profonda». Mentre ritiene sbagliato che i leader si candidino alle Europee «per attrarre voti senza poi ricoprire il ruolo rappresenta un distacco dalla volontà popolare e indebolisce la democrazia». Per l’ex presidente del Consiglio una vittoria di Trump in Usa «rimetterebbe in discussione l’intero scenario politico europeo e mondiale. Ci obbligherebbe a ridiscutere non solo i rapporti tra Europa e Stati Uniti, ma la stessa natura del Patto Atlantico». Mentre Giuseppe Conte, per Prodi «deve ancora decidere dove sta». Il professore ricorda anche che «secondo una recente analisi, l’Italia è uno dei pochi Paesi, se non l’unico, in cui lo stare al governo non danneggia i partiti che lo sostengono. Questo accade perché non c’è un’alternativa concreta. Non appena ci fosse, comincerebbe l’erosione».
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