Treviso, il giovane morto per aver fatto car surfing nel giorno del suo compleanno
Lorenzo Pjetrushi, il 18enne di Ormelle morto dopo nove giorni in ospedale a Treviso in seguito a un incidente stradale, stava facendo car surfing. Ovvero la pratica di rimanere in piedi il più a lungo possibile sul cofano o sul tettuccio di un’automobile in movimento. Era una bravata per festeggiare i suoi 18 anni, spiega oggi Il Messaggero. Per questo oggi per omicidio stradale è indagato il cugino 18enne che a Cimadolmo era al volante della Ford Focus che ha schiacciato il giovane. Il 20 gennaio scorso Lorenzo Pjetrushi era salito sul cofano dell’auto per surfare come fanno altri ragazzi che poi pubblicano i video sui social. Secondo la ricostruzione degli investigatori il cugino avrebbe effettuato una manovra azzardata innestando prima la retromarcia e poi la prima. E Lorenzo è scivolato sotto l’auto, riportando un trauma toracico oltre che diverse altre ferite. Poi non ce l’ha fatta.
Il padre: «Non faceva video su TikTok»
Il padre del giovane, intervistato da La Tribuna di Treviso, ha provato a ricostruire l’accaduto: «Probabilmente è accaduto tutto per uno scherzo, un gioco finito male. Erano in cinque in macchina, una Ford. A guidarla il cugino di terzo grado di mio figlio. Aveva la patente da appena due mesi, non molto esperto», ha detto Agron Pjetrushi, sottolineando come il figlio insieme agli amici «non stavano girando né filmati né foto da postare su TikTok. Solo i carabinieri sanno com’è andata, perché hanno ascoltato i ragazzi e sequestrato tutti i telefonini, ma non hanno trovato foto né filmati. Mio figlio non faceva mai filmati per TikTok», ha concluso.
In copertina: immagine di repertorio
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