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Usa, processo ai social media al Congresso: «Distruggono vite umane». E Zuckerberg si scusa per i danni sui minorenni – Il video

31 Gennaio 2024 - 18:58 Diego Messini
I capi delle grandi piattaforme sulla graticola in audizione a Capitol Hill: «Vanno domate, il peggio deve ancora venire»

Si sta trasformano in un vero e proprio processo ai capi dei più grandi social network del mondo l’audizione al Congresso Usa degli Ad di Meta, X, Snap, TikTok e Discord. Tema della sessione: i danni che i social – e le mancate protezioni del caso – causerebbero ai minori. Spingendoli alla depressione, al suicidio o a commettere reati e nefandezze varie. Il lato oscuro di queste piattaforme è «troppo grande per conviverci», ha attaccato in apertura il senatore repubblicano Lindsey Garahm, secondo cui i social «stanno distruggendo vite umane e minacciando la democrazia. Queste aziende vanno domate e il peggio deve ancora venire». Parole accolte dagli applausi di alcuni dei presenti in aula, fra i quali le famiglie di alcune vittime con le foto dei loro bambini morti o danneggiati dalle piattaforme social. «Avete il loro sangue sulle mani», ha detto un altro senatore. Anche i rappresentanti democratici si sono uniti agli interrogatori pressanti sui capi del Big Tech. Dopo aver tentato di girare la responsabilità del mancato controllo sul rispetto dei limiti minimi d’età su Apple e Google, piuttosto che sulle piattaforme, il capo di Meta Mark Zuckerberg è andato sulla difensiva, chiedendo scusa alle famiglie con figli che hanno subito danni: «Mi dispiace per tutto quello che avete dovuto passare. Nessuno dovrebbe attraversare quello che voi avete attraversato. È per questo – ha detto l’amministratore delegato di Facebook e Instagram investito così tanto e continuiamo a portare avanti sforzi per assicurare che altri non debbano passare quello che avete passato voi». Solo ieri negli Usa la polemica attorno alle piattaforme è riesplosa con veemenza dopo che su YouTube è stato visto da oltre 5mila persone, e rimosso solo dopo lunghe ore, il video agghiacciante di un adolescente con in mano quella che sosteneva essere la testa del padre decapitato. Demagogia o buona politica, nota la Cnn, quanto meno sul tema della tutela dei minori dagli effetti dannosi dei social Repubblicani e Democratici sembrano aver trovato un raro tema di convergenza.

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