L’Italtennis al Quirinale con la Coppa Davis, la battuta di Mattarella che fa sorridere Sinner: «Per fortuna ti ho guardato dal quarto set» – Il video
«Quella domenica avevo un impegno e ho iniziato a guardare la finale del quarto set e questo ha giovato al mio umore». Si è rivolto così Sergio Mattarella a Jannik Sinner, oggi in visita al Quirinale insieme ai compagni della squadra della Coppa Davis. L’incontro con il Capo dello Stato dei cinque tennisti, reduci del successo a Malaga dello scorso anno, è arrivata con un po’ di ritardo rispetto al previsto. La squadra composta da Sinner, Matteo Arnaldi, Simone Bolelli, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego avrebbe dovuto incontrare Mattarella prima di fine anno, ma una serie di impegni sportivi e personali degli atleti hanno costretto a posticipare l’incontro. Insieme ai cinque tennisti, sono arrivati al Quirinale anche Matteo Berrettini, limitato al ruolo di riserva durante la Coppa Davis per un infortunio, e i vertici del Coni, Giovanni Malagò e Carlo Mornati.
Il tributo a Sinner e compagni
«Un saluto particolare a voi tutti, protagonisti della coppa Davis. Complimenti anche a Berrettini, al capitano Volandri, bravo a suscitare quello straordinario spirito di squadra, per la capacità di trasmettere serenità e concentrazione», ha esordito Mattarella rivolgendosi ai protagonisti del successo di Málaga. A prendere la parola è poi Sinner, che ha definito la vittoria della Coppa Davis come «frutto del sacrificio e del gioco di squadra» e «un successo per tutti gli italiani». Ed è proprio al tennista altoatesino, reduce dall’incredibile vittoria in rimonta nella finale degli Australian Open, che Mattarella ha voluto rivolgere un pensiero: «Apprezzo la sua semplicità ma tutti ora si aspettano che vinca sempre ma è giusto invece che non ci sia nessuna pressione perché quello che è importante è l’impegno, la lealtà, il senso sportivo», ha detto il Capo dello Stato. Sinner ha poi regalato a Mattarella, da parte di tutta la squadra, una racchetta impacchettata con un fiocco tricolore. «Grazie davvero, una bella racchetta… moderna!», ha esclamato il presidente della Repubblica. E poi ha aggiunto: «Sono passati 47 anni dalla vittoria in coppa Davis e per me è stata un’attesa vera. Ricordo bene quell’occasione. Chi ha una certa età avanzata vi è riconoscente perchè attendeva questo risultato. Sono convinto che non ci sarà un lungo intervallo per la prossima vittoria».
La carica di Malagò
A caricare gli atleti azzurri in vista delle Olimpiadi di Parigi è il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che al suo arrivo al Quirinale ha chiosato: «Sono 100 anni che non vinciamo una medaglia nel tennis ai Giochi, è ora di sfatare questo tabù». Secondo il numero uno del Coni, i ragazzi che compongono la Nazionale hanno tutto l’occorrente per portare a casa una medaglia quest’estate: «Di speciale hanno che sono una squadra, se no non avrebbero vinto. Sinner poi ha chiuso il cerchio di un percorso che parte da lontano. Sono stati bravi anche tecnici e federazione a darci queste soddisfazioni».
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