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«Francesi vi odio, che Allah mi accolga». Le farneticazioni TikTok dell’attentatore di Parigi (arrivato dall’Italia) – I video

03 Febbraio 2024 - 18:22 Redazione
Kassogue Sagou Gouno, 32 anni, era originario del Mali ma viveva in provincia di Torino. Per gli inquirenti soffriva di disturbi psichiatrici

Sembra fosse premeditato da tempo l’agguato compiuto stamattina da un uomo di origini del Mali alla Gare de Lyon di Parigi. Il giovane, un 32enne indicato dai media francesi come Kassogue Sagou Gouno, era molto attivo su TikTok, dove aveva ostato negli scorsi mesi una serie di video in cui non nascondeva il suo odio per la Francia e i francesi e il suo desiderio di vendicare il «maltrattamento» della sua Africa da parte della Francia. Gouno in realtà dal 2016 aveva un regolare permesso di soggiorno in Italia: sembra dimorasse a Montalto Dora, in provincia di Torino. Ma è possibile si recasse in Francia con una certa regolarità. Secondo Le Parisien l’ultimo spostamento oltre frontiera era stato due giorni fa, il 1° febbraio, e questa volta con l’obiettivo esplicito di «commettere quest’atto», avrebbe confessato egli stesso alle forze dell’ordine dopo l’arresto. Nelle due notti prima dell’attacco aveva dormito per strada. «Non sono Frances, non sogno di esserlo, non amo la Francia, li odio tutti. Ho le mie ragioni per farlo: sono loro che mi hanno privato del mio diritto di vita, della dignità; sono loro che hanno depredato il mio Paese e tutto il mio continente. Sono i francesi che hanno preso in ostaggio i miei genitori per la schiavitù. La Francia deve mettersi in testa che non la perdoneremo», predicava Gouno in un video, pur calmo e ben vestito. In un altro ribadiva come la secondo lui la Francia fosse «nemica dell’Africa, di tutti gli africani». Poi in un altro breve reel Gouno annunciava con una grafica piena di colori e muscihetta allegraa il suo “martirio”. «RIP tra tre mesi, che Allah mi accolga nel suo paradiso». Per gli investigatori francesi, la pista privilegiata è quella degli squilibri mentali, piuttosto che del fondamentalismo islamico. Il prefetto Laurent Nuñez che coordina le indagini ha riferito che il fermato «soffre manifestamente di turbe psichiatriche» e che tra i suoi effetti personali sono stati rivenuti anche i farmaci di cui con ogni evidenza faceva uso. I feriti dell’attacco compiuto con un coltello e un martello nelle prime ore del mattino sono tre, uno dei quali in condizioni gravi.

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