Roberto, il padre di Ilaria Salis: «Da oggi in silenzio su mia figlia. Le polemiche non aiutano la battaglia per la sua libertà»
Roberto, il padre di Ilaria Salis, annuncia che entrerà in un’area di silenzio sul caso della figlia. Perché «credo che questo clamore e le polemiche politiche e i dibattiti accesi non favoriscano il lavoro di chi deve portare avanti una fine opera diplomatica verso l’obiettivo finale». L’ingegner Salis parla oggi in un’intervista con Daniele Capezzone su Libero. Nella quale spiega la sua scelta: «Credo che si siano accesi troppo i toni: occorre abbassarli. Questo risultato si ottiene come fa un manager quando tratta con un altro manager in vista di una joint-venture. Devono alzarsi soddisfatti entrambi, altrimenti il tavolo salta».
Salis spiega che per la figlia di augura «la soluzione dei domiciliari in ambasciata, anche come primo passo verso i domiciliari in Italia. Lavorando bene, e mi pare che i presupposti ci siano, si può ottenere il risultato». E aggiunge che Ilaria «è una persona colta, preparata sul piano storico e politico, glielo garantisco. La nostra vita è stata segnata da crescita reciproca. Abbiamo imparato entrambi l’uno dall’altra». Infine, dice di aver fiducia nel presidente del consiglio Giorgia Meloni e nel ministro degli Esteri Antonio Tajani. Chiede «a tutte le forze politiche e ai media di abbassare i toni e ridurre le conflittualità, nel solo e unico interesse della tutela della dignità e dei diritti civili di una persona detenuta». E riguardo le querele annunciate nei confronti di Matteo Salvini, Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti dice che «come gesto di buona volontà, soprattutto se ci fossero anche deboli segnali di scuse, sarei favorevole a ritirare le querele in essere».
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