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Abbiamo provato ReelShort, la nuova app che punta sui minifilm da 90 secondi. Ma non ci è piaciuta

04 Febbraio 2024 - 14:46 Ludovica Di Ridolfi
Gli episodi sono girati in verticale, in perfetto formato reel. Non si paga una sottoscrizione mensile, ma bisogna sborsare una piccola somma per continuare ogni visione

E se il vero competitor di TikTok non fosse Instagram, ma Netflix? Per la piattaforma cinese, infatti, la definizione di «social network» appare sempre di più superata. Quella che era nata come l’app dei balletti ormai è un contenitore multiforme e variegato, in grado di rispondere a una molteplicità di bisogni: offre consigli di cucina o di lettura, pubblica canzoni virali ma ancora precluse alle più famose app di streaming musicale, e per i più giovani ricopre il ruolo di un vero e proprio motore di ricerca. Ma soprattutto, intrattiene. Sono frequenti i casi in cui un film viene condiviso a spezzoni, e gli utenti sono in grado di guardare un’intera pellicola spillolata in clip da 90 secondi. Un formato che ben si adatta al drastico taglio della soglia dell’attenzione, motivato da gli input costanti e sempre più veloci a cui sono sottoposti gli utenti. E c’è chi ha intuito il potenziale di questo fenomeno: l’app cinese ReelShort.

Cos’è ReelShort

Il concetto è semplice: serie tv a misura di TikTok. Il che significa offrire format suddivisi in episodi della durata di un minuto, e girati verticalmente. Che possono inoltre fare incetta di likes, salvataggi e condivisioni, con le apposite icone sulla destra tipiche dei classici reel. ReelShort è nata nell’agosto del 2022, ma ha iniziato a fare sul serio, con una massiccia campagna pubblicitaria, solo a partire dallo scorso giugno. Al momento, tra le varie lingue a disposizione non c’è ancora l’italiano. Lo scorso mese, l’app è stata scaricata tre milioni di volte su Google Play Store, secondo la società di analitica Sensor Tower, e un milione di volte dall’app store dei dispositivi Apple.

Nella sua presentazione, leggiamo: «Stanco degli stessi film e programmi TV? ReelShort è qui per aiutarti! ReelShort è la nuova generazione di piattaforma per lo streaming HD che cambia il modo in cui guardi e consumi i programmi TV. Ogni episodio dura 1 minuto, quindi puoi guardarlo facilmente mentre sei in movimento. Trasmetti in streaming da qualsiasi tuo dispositivo mobile. Che tu ti stia semplicemente rilassando sul divano, a pranzo o anche quando sei in bagno (sì, sai come funziona)».

Qualche esempio

«Con ReelShort, ottieni accesso illimitato a programmi, nuove serie ed episodi settimanali e ore di intrattenimento dai generi che adorerai, che si tratti di dramma, romanticismo, suspense o thriller!», leggiamo ancora. Abbiamo dunque provato a scoprire questa nuova frontiera dell’intrattenimento. Una volta scaricata, creando un profilo con le nostre credenziali, ci troviamo davanti ad alcuni episodi che scorrono in evidenza. Scorrendo giù invece, troviamo le categorie: I più amati, Nuove uscite, San Valentino (con l’emoticon del cuore), Amore dopo il matrimonio, Dolce vendetta. E ancora: Amanti catturati, Uscire con il mio capo. Nonostante le promesse, dunque, non sembra per il momento esserci un’enorme varietà di temi: più che un catalogo diversificato di titoli, sembra di trovarci davanti a uno scaffale di libri Harmony. Ma non giudichiamo la serie dalla locandina e proviamo a guardare qualche episodio.

Matrimoni e miliardari

Clicchiamo sul primo risultato che esce nella categoria «I più amati». Si intitola La doppia vita del mio marito miliardario. Nel minuto e mezzo di durata dell’episodio, assistiamo a una giovane che chiede in prestito dei soldi per curare la madre malata, e la perfida matrigna con la ancor più perfida sorellastra che la ricattano. Se vuole ottenere la somma richiesta dovrà sposare Sebastian Klein, uomo misterioso ma a giudicare dalle reazioni degli astanti presumibilmente sgradevole. Anche se possiamo ipotizzare, a fronte di questa premessa non proprio inedita, che i due finiranno per innamorarsi. I miliardari, comunque, sembrano andare forte sulla piattaforma: tra i titoli troviamo anche Ho costretto un miliardario a sposarmi, o Mai divorziare con l’erede segreta di un miliardario (evidentemente dev’essere capitato a molti…). Ampia parte dell’offerta è inoltre dedicata ai matrimoni tout court, forse meno redditizi ma sempre accattivanti: Mi sono sposata come sposa di riserva (?), Tra 30 giorni sposo la nemesi di mio marito (??), Mi sono sposata senza di te, Big Bad Husband e addirittura Big Bad Husband 2.

Assetati di sangue

Ma passiamo a Il mio compagno è un vampiro, sperando di non trovare stavolta protagonisti con il pathos attoriale di uno scaldabagno rotto. Speranze deluse. «Tutta la mia vita mi hanno detto che non avrei mai trovato un compagno. E adesso che l’ho trovato, è un vampiro», afferma la voce narrante. Appartiene a una giovane che per il resto del minuto e mezzo bacia e respinge, alternativamente, un tizio con i canini acuminati. Aprendo invece la serie I suoi desiderati Alpha ci troviamo nel mondo di una neodiciottenne (anche se l’attrice avrà a occhio e croce 35 anni) che ha «il tocco della morte». Ha già un fidanzato ma la Dea della morte ha stabilito che dovrà invece fare coppia con un nuovo arrivato, in gilet da pelle da vero duro, che la odia per aver ucciso suo padre. Il resto degli episodi ruoterà attorno alle schermaglie amorose dei tre.

«Non adesso, mogliettina»

Qualche ultimo tentativo, giusto per essere veramente sicuri di non lasciarci sfuggire qualche gemma preziosa. Proviamo a guardare il primo episodio di Non adesso, mogliettina. Qui la produzione sembra essere cinese, e con un po’ più di budget: c’è qualche effetto speciale qui e lì, un pizzico di ambizione fotografica in più. Ma sembra che tutti gli sforzi profusi in questi campi siano stati sottratti alla trama: in un confuso andirivieni temporale, vediamo un rider litigare con una donna d’affari perché tardava a ritirare una torta. La torta è per la figlia della donna, che inspiegabilmente chiede se quel fattorino è suo padre. Il fattorino nel frattempo salva una ragazza da un malvivente, ma viene colpito alla testa quasi mortalmente e ripercorre i punti salienti della sua vita. Una sequela di disgrazie. Alla fine, la donna d’affari parla con qualcuno al telefono ordinando di fare fuori il povero rider una volta per tutte.

Un’idea redditizia

Ovviamente tutto questo non è stato fatto per fare un piacere ai cinefili con disturbi dell’attenzione. I costi di realizzazione di questo genere di serie tv sono relativamente bassi, secondo quanto spiegato da Crazy Maple Studios, la società nel nord della California finanziata dall’editore digitale COL Group con sede a Pechino, che possiede ReelShort. I ricavi, invece, possono essere potenzialmente altissimi. Questo perché l’impostazione è diversa da quella delle tradizionali app di streaming: non si paga una sottoscrizione mensile, ma è possibile visionare i primi episodi gratuitamente. Bisogna però sborsare piccole somme per sbloccare i successivi. In alternativa, guardare annunci pubblicitari: come se un film in televisione venisse interrotto ogni 90 secondi da una réclame. Lo scorso dicembre Joey Jia, amministratore delegato di Crazy Maple Studio, ha dichiarato che nei primi mesi di vita dell’app erano già stati generati ricavi per 22 milioni di dollari. Sarà l’inizio di una nuova era per il mondo delle serie tv?

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