Sanremo 1995: Pippo Baudo l’eroe dell’Ariston.
A distanza di molti anni Pino Pagano, nome che, a buona ragione, ai più non dirà nulla, dichiarò di essere stato pagato per fingere di suicidarsi durante il Festival di Sanremo. Sostenne che Pippo Baudo gli allungò 500mila lire, anticipo su venti milioni promessi, dicendogli che quelli poteva spenderli «…per un cappuccino». La nostra coscienza però rifiuta certa dietrologia e ci piace pensare che davvero Pippo Baudo, durante il Festival di Sanremo 1995, salvò quell’uomo disperato per la mancanza di lavoro (cosa questa che comunque si rivelò autentica) che voleva togliersi la vita gettandosi dalla balaustra della galleria dell’Ariston. Prima si pensa ad uno scherzo, i carabinieri intervengono ma c’è un uomo, le immagini non mentono, dotato di pass, che li ferma, li tiene a distanza. Baudo dunque si avvia per raggiungere Pagano, facendosi largo tra il pubblico comprensibilmente agitato della platea, «Fatemi passare!» dice con quel piglio da insuperabile padrone di casa. Un carabiniere nel frattempo è riuscito a farsi stringere la mano dal presunto suicida, mentre lo prega, con calma, di abbandonare la drammatica idea, ma questo è un lavoro per SuperPippo Baudo che, senza abbandonare mai la cartellina con la scaletta dello show, scavalca le protezioni e gli va accanto, lo tira a sé, «Dammi un bacio» gli dice, «Sono disperato Pippo, ti voglio bene!» risponde l’altro, frase rubata dal microfono di Baudo, chiaramente tenuto acceso, mentre lo trae in salvo gamba dopo gamba, tra gli applausi del pubblico e Pagano che saluta concedendosi un briciolo di quei suoi cinque minuti di gloria. Tutto accaduto davvero, tutto altamente inverosimile. Ma quando una storia è così bella, che importa conoscere con arida certezza quanto sia vera?