Come sta l’insegnante accoltellata da uno studente a Varese. I familiari: «Voleva uccidere»
«Voleva uccidere, non c’è assolutamente una ragione per questa cosa, va fermato, va curato perchè potrebbe rifarlo». Così esprimono la loro rabbia i familiari di Sara Campiglio, docente di 57 anni presa a coltellate da un suo studente diciassettenne dell’istituito Enaip di Varese dove la donna insegna. Tre i colpi affondati dal ragazzo, ora agli arresti per tentato omicidio, intorno alle 8 del 5 febbraio. Fortunatamente, l’insegnante, colpita con un coltello a serramanico di fronte a una collega mentre buona parte degli altri studenti era già in classe, non è in pericolo di vita. «Non so come sia successa una cosa del genere – ha detto la donna ai famigliari – perché ho sempre seguito passo dopo passo tutti miei studenti». La donna si trova ora nel reparto di Medicina generale dell’ospedale di Varese.
Il polmone lacerato
La donna è stata quindi dimessa dalla Rianimazione dove era stata trasferita dopo l’intervento in sala operatoria per ridurre le ferite. I medici hanno confermato il tipo di arma, che ha lasciato sul corpo dell’insegnante dei fendenti compatibili con una lama lunga circa 10 centimetri. L’attacco del minore – il ragazzo avrebbe avuto in passato problemi comportamentali e stava seguendo dei corsi personalizzati – aveva il potenziale di essere letale. Uno dei colpi, infatti ha colpito un polmone della docente senza arrivare in profondità grazie avendo incontrato sul percorso una vertebra. Il ragazzo, che diventerà maggiorenne tra pochi giorni, è nel carcere minorile Beccaria di Milano in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.