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Arrestato per corruzione Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro: l’inchiesta a Roma su bandi e assunzioni pilotate

06 Febbraio 2024 - 12:11 Redazione
Nelle carte dell'inchiesta si legge anche di un tentativo fatto per agevolare l'assunzione di un conoscente presso una partecipata pubblica e di un giro di false consulenze

C’è anche Gabriele Visco – figlio dell’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco – ex dirigente pubblico di Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, tra le quattro persone agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma su almeno una gara d’appalto milionaria che sarebbe stata pilotata con l’intervento di due imprenditori e di un avvocato romano in modo da assegnare il lavoro a un impresario a vicino a Visco. Nelle carte dell’inchiesta si legge anche di un tentativo fatto per agevolare l’assunzione di un conoscente presso una partecipata pubblica e di un giro di false consulenze richieste in modo da intascarsi il denaro dei pagamenti. Due imprenditori, Visco e un avvocato romano. Sono quindi queste le quattro persone poste agli arresti domiciliari dai finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, su richiesta della Procura di Roma.

L’inchiesta

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare per i quattro, sospettati di aver influenzato la scelta di un bando di gara da oltre 4 milioni di euro, oliando gli ingranaggi della macchina decisionale con favori e denaro, fino incaricare del progetto un impresario edile a loro vicino. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è proprio Visco il dirigente pubblico che, con la mediazione di un avvocato romano, avrebbe anche tentato di far assumere in un’azienda a partecipazione statale una persona vicina al costruttore. Inoltre, dalle indagini preliminari emerge una «vicenda corruttiva» nella quale Visco avrebbe richiesto e ottenuto una consulenza del valore di 230 mila euro a uno studio legale in cui lavorava un avvocato amico, per poi farsi restituire il denaro pagato per le prestazioni, che in realtà non sarebbero mai state effettuate. La somma è la stessa prelevata dalle forze dell’ordine nel sequestro preventivo deciso nell’ambito dell’inchiesta.

Gabriele Visco e Invitalia

Visco era entrato in Invitalia nel 2007 nel ruolo di responsabile degli investimenti esteri e della programmazione del controllo di innovazione e della competitività. Per 17 anni ha mantenuto l’incarico durato fino a pochi mesi fa. Invitalia è controllata dal Ministero delle Finanze, a sua volta in mano al padre, Vincenzo Visco, dal 1996 al 2001. All’epoca dell’assunzione di Gabriele, il ministro delle Finanze era Domenico Arcuri. Invitalia è una società attiva nel processo di crescita economica del Paese, occupandosi di investimenti su settori strategici per sviluppo e occupazione e per il rilancio del Mezzogiorno. Tra gli ambiti di sua gestione ci sono gli incentivi nazionali per le imprese innovative e le startup. Infine, Invitalia offre servizi alla Pa per accelerare la spesa dei fondi comunitari e nazionali e per la valorizzazione dei beni culturali.

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