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Pubblicità occulta a Sanremo, il Tar conferma la multa per la Rai. Codacons all’attacco: «Condotte illecite di Chiara Ferragni e Amadeus»

06 Febbraio 2024 - 17:29 Redazione
Nel mirino alcune dirette social dal palco dell'Ariston al Festival del 2023, oltre che l'apertura del profilo Instagram sotto gli occhi di 12 milioni di spettatori

La quarta sezione del Tar Lazio ha confermato la sanzione da 175mila euro «per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta da Amadeus e Chiara Ferragni nel corso dell’edizione del Festival di Sanremo 2023, e ha deciso di inviare gli atti alla Corte dei Conti per le valutazioni del caso». Lo ha reso noto il Codacons, presente nel giudizio al Tar a tutela della categoria degli utenti. La sanzione era arrivata lo scorso giugno, quando l’agenzia aveva ritenuto la Rai colpevole di aver violato le disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante la scorsa edizione di Sanremo condotta da Amadeus. Nel mirino, nello specifico, c’era ad esempio la decisione di aprire un profilo in diretta sul social di Meta, di fronte a 12 milioni di telespettatori. Oltre alle varie dirette social realizzate nel corso del Festival.

Le motivazioni del Tar

Nella sua decisione il Tar ha spiegato, come riportato dal sito del Codacons: «Non è ignorabile che l’implementazione del bacino degli spettatori (dichiarato obiettivo di carattere editoriale) abbia assicurato notevoli ricadute sia in favore dell’azienda pubblica, sia, ancora, della concessionaria Rai Pubblicità, sia, infine, dello stesso social Instagram». E ancora: «L’effetto pubblicitario per il social Instagram, sebbene occultamente, si è appieno prodotto e, a monte, non può essere ignorato da un organismo (di diritto pubblico) – come la RAI – dotato di alte e strutturate competenze professionali nel settore audiovisivo».

«La realtà oggettivamente constatabile – ha concluso il Tar – è, quindi, che la RAI ha individuato sin dalla fase organizzativa della manifestazione canora una co-conduttrice che ha consolidato e che identifica la propria popolarità nel social Instagram; e che, non secondariamente, ha incentrato parte delle proprie prestazioni professionali nel corso del Festival alla “pianificata” apertura (in diretta TV, anzi in mondovisione) del profilo Instagram del conduttore Amadeus […] Un espediente, allora, innestato surrettiziamente nel corso dello spettacolo – indubbiamente si è trattato di una trovata divertente per suscitare un’immediata ilarità nei telespettatori – ma che, proprio a causa dell’intersecazione tra spettacolo e pubblicità, non ha consentito agli stessi telespettatori di distinguere la finalità promozionale e commerciale in favore del social Instagram dalla finalità (ordinaria) dell’intrattenimento televisivo».

Il commento del Codacons

Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha commentato: «Ora la Corte dei Conti dovrà aprire una istruttoria sul caso per accertare eventuali danni erariali. In tal senso presenteremo un esposto alla magistratura contabile affinché chiami a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni, sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone, e diffideremo Agcom e Antitrust ad avviare – come suggerito dal Tar nella sentenza odierna – un separato procedimento per pubblicità occulta contro Amadeus e Ferragni».

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