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Sanremo 2024, dal favoloso Mengoni al «cessate il fuoco» di Dargen: cosa è successo nella prima serata del Festival

07 Febbraio 2024 - 02:39 Redazione
È calato il sipario sulla prima serata del 74esima edizione della kermesse canora

È calato il sipario sulla prima serata del 74esima edizione del Festival di Sanremo 2024. L’immancabile padrone di casa e direttore artistico Amadeus a fianco del primo co-conduttore Marco Mengoni hanno accolto il pubblico in sala e i telespettatori con grande emozione. «Tra un attimo ascolteremo le trenta nuove canzoni che ci cambieranno vita, almeno per un po’», ha dichiarato Mengoni. Dopo i ringraziamenti di rito, Amadeus ha spiegato le modalità del voto e ha annunciato: «Che abbia inizio la festa!». Terminate le esibizione dei 30 big in gara è stata comunicata la prima classifica della serata con il voto della sala stampa. Al primo posto Loredana Bertè con Pazza, seconda posizione per Angelina Mango con il brano La noia, terza Annalisa con Sinceramente, quarto Diodato e il suo brano Ti muovi e quinto, infine, Tuta gold di Mahmood.

Dal brano-manifesto di Mannoia al messaggio dei La Sad

Di bianco vestita e scalza, Fiorella Mannoia ha fatto il suo ingresso all’Ariston per la sesta volta. Con il suo brano Mariposa, un «manifesto» sulle donne, ispirato alle vicende delle tre sorelle attiviste contro il regime dominicano del generale Trujillo, ha incantato il pubblico in sala. Dalla veterana al debutto sul palco più famoso d’Italia: Theø, Plant e Fiks, i tre componenti dei La Sad, hanno portato la loro Autodistruttivo. L’immaginario punk declinato in chiave moderna, ma con un messaggio chiaro, forte, senza fronzoli: «Non parlarne è un suicidio». Accanto a loro nella prima serata l’associazione Telefono Amico Italia, che ha potuto raccontare alcune delle sue storie con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su un tema delicato, come quello del suicidio, spesso considerato un tabù. Altro debutto sul palco più famoso (e, forse, più temuto) d’Italia: Ghali con il brano Casa Mia. Un testo che parla di radici, di identità. Ma anche di confini, ovvero linee tracciate soltanto su una cartina, dal cielo (ma non solo) non vi è invece alcuna differenza «tra casa mia e casa tua».

L’ospite a sorpresa e lo sketch dall’«Aristonello»

Nella prima serata del Festival anche un ospite a sorpresa. Zlatan Ibrahimovic è tornato, infatti, a trovare Amadeus dopo l’edizione che i due hanno condotto nel 2021. Come l’ultima volta, l’ex calciatore e dirigente del Milan ha “bullizzato” il conduttore della kermesse, che gli ha risposto a tono ricordandogli il primo posto dell’Inter. Immancabile lo sketch con Fiorello, partner in crime di Amadeus, dal palco chiamato «Aristonello» da cui quest’anno il mattatore più amato d’Italia farà i suoi collegamenti. Con l’ironia che da sempre lo contraddistingue, il comico ha poi esposto uno striscione per il conduttore: «Ama pensati libero… è l’ultimo».

La commozione dell’orchestra per Giovanbattista Cutolo

Daniela Di Maggio ha ricordato sul palco dell’Ariston il figlio Giovanbattista Cutolo, il 24enne musicista ucciso il 31 agosto scorso in strada a Napoli. «Se non ci fosse stata quella notte maledetta, Giogiò sarebbe in questa orchestra, qui con noi», ha detto Amadeus, presentando Di Maggio. La platea in piedi, quando ha iniziato a leggere la lettera (d’amore) al figlio: «Figlio mio, Giogiò, il tuo maestro di corno suonava qui, e io dicevo suonerai anche tu su quel palco. Quel giorno è arrivato perché sei bello dentro e fuori, hai un modo aristocratico di stare al mondo, pratichi la gentilezza e generi bellezza, al contrario di chi ti ha strappato alla vita. Tu stasera vivi attraverso la musica che ti farà essere eterno», un passaggio della lettera letta sul palco dell’Ariston, mentre l’orchestra commossa, suona i fiati sulle note di Tomorrow tratta da West side story.

Da Geolier e il dialetto napoletano alla cumbia che scaccia «La noia» di Angelina Mango

In abito nero brillantinato, Geolier è salito sul palco del Festival con il brano I p’ me, tu p’ te allontanando (con la sua voce) le polemiche che nei giorni scorsi l’hanno travolto per il suo testo in dialetto, bollato da più parti come «incomprensibile». È stato poi il turno di Angelina Mango, tra le favorite di questa edizione, con La noia. Un debutto, quello della cantautrice – che venerdì nella serata cover porterà Rondine di suo padre Pino Mango, morto 10 anni fa – che ha infiammato l’Ariston con la sua “cumbia” che ha (finalmente) scacciato la noia.

Lo show di Marco Mengoni

Il ritorno sul palco con Due Vite e la standing ovation del pubblico, lo sketch comico con tutta una serie di oggetti utili a prevenire emergenze indesiderate. Il medley dei suoi successi, un mini concerto di 11 minuti e l’omaggio ad Anna Marchesini: Marco Mengoni, (non) monologhi a parte e allontanate le temute fragilità, ha saputo tenere il palco più temuto d’Italia. Ma non nella sua veste principale, da cantautore, bensì da co-conduttore al fianco del direttore artistico.

Dargen D’Amico e il «Cessate il fuoco»

Dopo essersi esibito con il brano Onda Alta, Dargen D’Amico ha lanciato un appello sul palco di Sanremo: «Ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua e cibo e il nostro silenzio è co-responsabilità. Cessate il fuoco», ha detto il rapper, cantautore e produttore. 

Lo speciale Sanremo 2024

I testi delle canzoni

ALESSANDRA AMOROSO – Fino a qui I ALFA – Vai! I ANGELINA MANGO – La noia I ANNALISA – Sinceramente I BIGMAMA – La rabbia non ti basta I BNKR44 – Governo punk I CLARA – Diamanti grezzi I DARGEN D’AMICO – Onda alta I DIODATO – Ti muovi I EMMA – Apnea I FIORELLA MANNOIA – Mariposa I FRED DE PALMA – Il cielo non ci vuole I GAZZELLE – Tutto qui I GEOLIER – I p’ me, tu p’ te I GHALI – Casa mia I IL TRE – Fragili I IL VOLO – Capolavoro I IRAMA – Tu no I LA SAD – Autodistruttivo I LOREDANA BERTÈ – Pazza I MAHMOOD – Tuta gold I MANINNI – Spettacolare I MR. RAIN – Due altalene I NEGRAMARO – Ricominciamo tutto I RENGA E NEK – Pazzo di te I RICCHI E POVERI – Ma non tutta la vita I ROSE VILLAIN – Click boom! I SANGIOVANNI – Finiscimi I SANTI FRANCESI – L’amore in bocca I THE KOLORS – Un ragazzo una ragazza

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