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Agrigento, lite tra fratelli finisce in tragedia: 16enne accoltellato perché non abbassava il volume della Playstation

08 Febbraio 2024 - 09:16 Redazione
carabinieri ricatto occupante boccea roma
carabinieri ricatto occupante boccea roma
Adesso il giovane è ricoverato in condizioni critiche, mentre sua sorella (17 anni) è indagata a piede libero per tentato omicidio

Anche un piccolo battibecco quotidiano tra fratelli può trasformarsi in tragedia. Questo almeno è quello che sarebbe accaduto a Favara, in provincia di Agrigento, dove lo scorso 2 febbraio una ragazza di 17 anni ha conficcato un coltello nella schiena del fratello, più piccolo di lei di un anno. La ragione dell’aggressione? Il volume troppo alto della playstation a cui il ragazzino stava giocando, a cui si aggiungevano le sue urla a commento del gioco. Una confusione che rendeva difficile lo studio per sua sorella, che dunque gli avrebbe intimato a più riprese di smetterla. Inutilmente. Un siparietto decisamente banale fin qui, se non fosse che le minacce non sono rimaste verbali: la ragazzina sarebbe andata in cucina, avrebbe preso un coltello affilato, e lo avrebbe dunque conficcato a sorpresa nelle spalle del fratello. Un solo colpo, che per poco non si è rivelato fatale.

In pericolo di vita

All’inizio sembrava una ferita di cui non preoccuparsi troppo. In ospedale però i controlli hanno accertato che la situazione era molto più grave del previsto. La lama, scrive infatti il Messaggero, è arrivata in profondità, fino a conficcarsi in un punto fra cuore e polmone. A qualche centimetro dall’irrimediabile. Adesso il ragazzino è ricoverato in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Si è sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ed è ancora in pericolo di vita. Sua sorella è invece indagata a piede libero per tentato omicidio dalla Procura per i minorenni di Palermo. La giovane è incensurata, e la famiglia non risulta aver mai avuto problemi giudiziari.

Un gesto d’impeto

Si sarebbe trattato, secondo le prime ricostruzioni, di un gesto d’impeto. Indagano sui fatti i carabinieri del comando provinciale di Agrigento e della tenenza di Favara, che sono stati avvisati dai sanitari dell’ospedale. Pochi al momento gli ulteriori elementi trapelati sul caso, vista la delicatezza della situazione e la giovane età dei protagonisti coinvolti. La prima ad accorgersi dell’accaduto, rinvenendo la lama ancora sporca di sangue, sarebbe stata la madre dei due.

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