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Agricoltori, Meloni e il taglio dell’Irpef: «Siamo dalla vostra parte». Lollobrigida: «Garantirà oltre il 90% delle imprese»

09 Febbraio 2024 - 18:42 Redazione
Matteo Salvini ha aggiunto: «Ci sono alcune proposte della Lega, a costo zero, depositate prima dell'arrivo dei trattori: bisogna rivedere la Pac»

Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha incontrato a Palazzo Chigi le sigle del mondo agricolo. E ha dichiarato che l’esonero dell’Irpef così com’era, per tutti «ha creato un disequilibrio tra italiani: è giusto continuare a esentare in questo momento di difficoltà» chi ne ha bisogno ma «ci sono italiani che sono stati esentati che invece hanno dei redditi non superiori alla media degli italiani ma alla media dei più ricchi e questa non è equità fiscale». «Siamo appena usciti dal ministero, l’incontro dal mio punto di vista è andato abbastanza bene. È stato instaurato un dialogo», ha dichiaratoMaurizio Senigagliesi, uno dei portavoce di Riscatto agricolo. «Ci riserveremo di comunicare gli esiti» ha proseguito, aggiungendo: “Il corteo di stasera sul Raccordo è confermato». Poco prima, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla presenza del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini in collegamento, ha annunciato l’esenzione dal pagamento dell’Irpef per i redditi dei lavoratori del settore agricolo sotto i 10 mila euro. «Ci sono alcune proposte della Lega, a costo zero, depositate prima dell’arrivo dei trattori: bisogna rivedere la Pac. Le politiche europee sono folli, suicide, miopi. Occorre andare a Bruxelles rivendicando l’orgoglio e la difesa dell’agricoltura italiana», ha aggiunto Salvini a margine dell’incontro.

«Garantite più del 90% delle imprese agricole»

«Credo che voi possiate riconoscere che in questi mesi l’aumento delle risorse a favore del comparto c’è stato ed è stato rilevante, seppur in una condizione difficile di bilancio, che anche voi conoscete bene. In 16 mesi non è possibile fare i miracoli e correggere anni di scelte sbagliate, ma io credo che l’inversione di tendenza sia evidente». Così si è rivolta la premier alle sigle degli agricoltori riunite a Palazzo Chigi. Lollobrigida ha promesso: «Il provvedimento che emergerà da questa discussione con un ulteriore sforzo a garantire risorse adeguate dice il ministro Giorgetti garantirà più del 90% delle imprese agricole».

«Non un problema centrale»

«Voglio rilevare – ha proseguito Lollobrigida – che né nell’incontro di oggi né in altri incontri da parte degli imprenditori agricoli» l’esonero dall’Irpef «è risultato il problema centrale del mondo agricolo, anzi. E’ un segnale ulteriore di attenzione che abbiamo inteso dare ma i problemi sono ben altri e non si annidano certo sul piano nazionale in cui c’è un governo che ha dimostrato in questi 16 mesi grandissima attenzione al mondo dell’Agricoltura ma nei palazzi di Bruxelles dove invece non c’era consapevolezza di quanto vale per l’Europa la garanzia di poter continuare a contare su un asset strategico come questo».

La carne coltivata

E ancora: «Penso che un ruolo dell’Italia sia necessario per rendere l’Unione Europea una cosa in linea con quanto i padri fondatori dell’Europa nel ’57 vollero stabilire come principio: maggiore prosperità per i nostri popoli che non può prescindere dal settore agricolo». Meloni si è spesa a favore della valorizzazione delle filiere nazionali criticando «i cibi a base cellulare prodotti in laboratorio, e affermando che chiederà una legge europea in merito». Il riferimento è chiaramente alla carne coltivata. Riguardo l’alimento, la Commissione Ue ha già bloccato il ddl dello scorso anno che la vietava, mentre gli esperti non condividono la decisione di impedirne la produzione e la vendita.

Niente obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli

La prima richiesta del movimento dei trattori è stata accolta. Nel pomeriggio saranno ricevuti a palazzo Chigi dove esporranno le loro richieste. Già in mattinata gli agricoltori avevano incassato un’importante risultato rispetto alla loro piattaforma. Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento firmato da Angelo Rossi d’accordo con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al decreto legge Milleproroghe, posticipando di sei mesi l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli. Il partito di maggioranza ci tiene a far sapere che la scelta conferma la volontà del governo Meloni di sostenere «il mondo agricolo attraverso misure di buonsenso e che farà il possibile, in Italia e in Europa, per difendere tutti gli operatori del settore agroalimentare». Intanto le proteste dei trattori non accennano a interrompersi, con manifestazioni previste per oggi a Sanremo, dove verrà letto un messaggio sul palco dell’Ariston, e a Roma.

La marcia verso Sanremo

In mattinata, altri 50 agricoltori sono partiti in direzione Sanremo. Fanno parte del Collettivo Agricoltori autonomi Alessandria-Asti e si muovono in autobus verso la città dei fiori contando di essere là entro le 13, orario d’inizio del presidio che dovrebbe terminare entro le 17. Gli agricoltori fanno sapere che il loro comunicato sarà letto questa sera sul palco dell’Ariston dopo essere stato sottoposto al vaglio del Comitato Riscatto Agricolo di Melegnano (Milano) che lo ha sottoscritto.

La decisione della Rai e la rettifica

Niente trattori sul palco, quindi, come annunciato in conferenza stampa da Amadeus ieri. Decisione che oggi viene spiegata meglio all’ANSA dall’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, a margine degli Stati Generali della Siae a Sanremo, a poche ore dalla quarta serata del festival. «Quella di non far salire gli esponenti della protesta con i trattori sul palco di Sanremo è stata una scelta condivisa con il ministro dell’Interno Piantedosi», avrebbe rivelato Sergio. Parole che però sono state in un secondo momento smentite dall’ufficio stampa della Rai, che ha precisato come la decisione è stata presa esclusivamente dall’Ad della Rai che l’ha comunicata alle autorità competenti. Saranno a Sanremo però una ventina di trattori provenienti da Mondovì in provincia di Cuneo. E le proteste non terminano con la città del Festival. Infatti, il collettivo Agricoltori Autonomi ha in programma manifestazioni già per la prossima settimana ad Asti. «In questi giorni i vari movimenti e gruppi piemontesi si stanno incontrando per concordare insieme azioni collettive», fanno sapere i trattori in un comunicato.

I cortei al Colosseo e sul Gra

Movimento anche nella capitale, dopo la rinuncia alla manifestazione a piazza San Giovanni. Roberto Rosati uno dei portavoce degli agricoltori abruzzesi che ha aderito a Riscatto Agricolo, fa sapere che oggi, 9 febbraio, andrà in scena il corteo dei trattori sul Grande Raccordo Anulare. «Solo l’orario è da stabilire. Dovrebbe essere intorno alle 21», ha fatto sapere dal raduno di via Nomentana, da cui sono già partiti i quattro mezzi che all’ora di pranzo già sfilavano per le vie capitoline scortati dalle forze dell’ordine. «Ringraziamo il prefetto e il questore di Roma per la collaborazione perché noi siamo per la proposta e non per la protesta e devo dire che siamo stati capiti», ha detto Rosati. Intanto al presidio i trattori sono diventati 500. I quattro mezzi si sono diretti verso il centro «senza creare disagio e scompiglio», ha fatto sapere invece Alessio Centini, arrivando fino al Colosseo: «Attraverseremo dei punti ‘cardinali’ di Roma poi saranno le forze dell’ordine a dirci dove è meglio passare», era stato l’annuncio. Quindi l’attesa per l’incontro col ministro Francesco Lollobrigida.

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