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Teresa Mannino, il monologo per le donne e per l’ambiente: «Ancora ragioniamo come 2.500 anni fa» – Il video

09 Febbraio 2024 - 00:34 Massimo Ferraro
La co-conduttrice della terza serata riempie l'Ariston con un ragionamento sul potere: «Preferisco il potere "di" al potere "su"»

Il primo monologo “istituzionale” – dopo quelli di Giovanni Allevi e la madre di Giovanbattista Cutolo – della 74esima edizione del Festival di Sanremo è della co-conduttrice della terza serata Teresa Mannino. «Siamo nel 2024, ma ragioniamo come 2.500 anni fa», esordisce nel suo ragionamento amaro sullo sfruttamento delle risorse del pianeta e sulla condizione della donna. «”L’uomo è misura di tutte le cose”, diceva Protagora», continua poi, «oggi potremmo dire che l’uomo ricco, bianco e occidentale è misura di tutte le cose. Solo che l’uomo ha perso questa misura. E pensa che il resto del mondo sia a sua disposizione e quello che non serve viene eliminato. E poi perché l’uomo e non le donne? Io le vedo belle indaffarate». La comica, per spiegare la presunzione dell’essere umano sul resto del pianeta, porta l’esempio delle formiche tagliafoglie. «Sono formiche speciali, sono raccoglitrici e hanno un vero e proprio sistema agricolo, coltivano, uniche nel mondo proprio come noi. Fanno agricoltura da 50 milioni di anni, noi da appena 10mila anni e abbiamo sfinito il pianeta». Non solo: è una società matriarcale. «C’è una regina madre e le sue figlie, i maschi sono solo una piccola minoranza. La regina madre sceglie il sesso e fa solo femmine, i maschi li fa solo una volta all’anno per la prosecuzione della specie. E il loro unico compito è quello di fornire gli spermatozoi». Poi torna a parlare degli esseri umani: «Preferiscono il potere “su”, sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulle donne, sulla natura. Anche a me piace il potere. Ma il potere “di”, che ha tutta un’altra energia. Il potere di ridere e farvi ridere, il potere di vestirmi con le piume, di cantare anche se sono stonata, di ballare anche se imbarazzo mia figlia. Insomma, io non sono disposta ad ignorare le storie che non sono ancora passate, se non è passato non è il momento di passare oltre».

Lo speciale Sanremo 2024

I testi delle canzoni

ALESSANDRA AMOROSO – Fino a qui I ALFA – Vai! I ANGELINA MANGO – La noia I ANNALISA – Sinceramente I BIGMAMA – La rabbia non ti basta I BNKR44 – Governo punk I CLARA – Diamanti grezzi I DARGEN D’AMICO – Onda alta I DIODATO – Ti muovi I EMMA – Apnea I FIORELLA MANNOIA – Mariposa I FRED DE PALMA – Il cielo non ci vuole I GAZZELLE – Tutto qui I GEOLIER – I p’ me, tu p’ te I GHALI – Casa mia I IL TRE – Fragili I IL VOLO – Capolavoro I IRAMA – Tu no I LA SAD – Autodistruttivo I LOREDANA BERTÈ – Pazza I MAHMOOD – Tuta gold I MANINNI – Spettacolare I MR. RAIN – Due altalene I NEGRAMARO – Ricominciamo tutto I RENGA E NEK – Pazzo di te I RICCHI E POVERI – Ma non tutta la vita I ROSE VILLAIN – Click boom! I SANGIOVANNI – Finiscimi I SANTI FRANCESI – L’amore in bocca I THE KOLORS – Un ragazzo una ragazza

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