Le vacanze romane di Javier Milei prima dei faccia a faccia col Papa, Mattarella e Meloni: «Viva la libertà, c***»
In Argentina ha avuto la forza di un terremoto la sua campagna elettorale arrembante e populista che lo ha catapultato da poco più di due mesi alla guida del Paese. E in Italia, che combinerà Javier Milei? il neopresidente argentino è atterrato ieri a Roma da Tel Aviv, dopo una visita di diversi giorni in Israele (dove ha annunciato lo spostamento dell’Ambasciata a Gerusalemme). Gli impegni ufficiali inizieranno soltanto domani, ed entreranno nel vivo lunedì, tuttavia. E così «El Loco» si è concesso una prima giornata interamente privata. Ieri sera, come ha reso noto ai suoi follower su Instagram, si è concesso una visita notturna al Colosseo, in compagnia della sorella Karina. L’amata consanguinea, che è anche segretaria della Nazione, lo ha accompagnato poi anche questa mattina in un’altra visita romana: alla basilica di San Pietro in Vincoli, dove la vista del Mosè di Michelangelo ha riattivato l’ormone liberal-populista di Milei: «Viva la libertad, carajo!», ha scritto su Instagram condividendo la foto della visita («Viva la libertà, ca***o»). All’uscita dalla basilica, scrive Repubblica, un piccolo gruppo di fan lo ha salutato e fermato per scattare foto. Ma da domani il clima potrebbe cambiare.
Programma
Domenica mattina Milei sarà presente in Vaticano in occasione della canonizzazione dell’argentina Mama Antula, che sarà la prima donna originaria dal Paese sudamericano a essere santificata. Ma poco dopo, alle 9.30, gli oppositori argentini in Italia manifesteranno contro di lui in piazza Risorgimento. Lunedì Milei tornerà in Vaticano, questa volta per essere ricevuto in forma ufficiale dal connazionale Papa Francesco: sul tavolo anche l’ipotesi di una visita del pontefice in Argentina il prossimo autunno. Sempre nella giornata di lunedì dovrebbero avvenire gli incontri più politici, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con la premier Giorgia Meloni, lunedì. Ma con il carattere sanguigno del presidente di Buenos Aires, tutto può sempre cambiare. Secondo quanto ricostruito da La Naciòn, all’ultimo minuto Milei ha declinato il piano di partenza di alloggiare insieme alla delegazione che lo accompagna nella residenza dell’ambasciata dove pernottò 75 anni fa anche Evita Peròn: gli alloggi nell’immobile storico che aggetta su Santa Maria Maggiore «non gli sono piaciuti», a quanto pare. Così Milei con la sorella si è spostato all’hotel Intercontinental Ambasciatori di via Veneto, il resto della delegazione – guidato dalla ministra degli Esteri Diana Mondino – al Double Tree Hilton. Viva la libertà!
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