La vittoria di Angelina Mango, gli appelli di pace dei Negramaro e Ghali, il brano inedito di Lazza: cosa è successo nella finale di Sanremo
È calato il sipario sulla 74esima edizione del Festival. L’ultima per il conduttore Amadeus, alla conduzione artistica da 5 anni. Per chiudere la sua parentesi sanremese il direttore artistico ha voluto accanto a sé ancora l’amico Fiorello. Una serata di colpi di scena: Angelina Mango con il brano La noia ha vinto la kermesse canora con il 40.3% delle preferenze totali, considerando le tre giurie (televoto, sala stampa, giuria delle radio). Secondo posto per Geolier e il suo I’ p’ me, tu p’ te con il 25.2%, terza Annalisa con Sinceramente (17.1%). Quarto Ghali (10,5), quinto Irama (6,9%). «Siete matti, grazie di cuore all’orchestra, a te Amadeus, a Fiorello, al mio team, a mia madre, a mio fratello, alla mia famiglia, grazie che siete venuti», ha detto tra le lacrime l’artista 22enne. Erano 10 anni che una donna non vinceva il festival di Sanremo: l’ultimo successo risaliva al 2014, quando Arisa trionfò con Controvento. La finale è filata via tra una dedica, un appello per la pace, un abbraccio ai familiari in platea.
Lo show di Fiorello
Per chiudere la sua parentesi sanremese Amadeus ha voluto accanto a sé ancora l’amico Fiorello. Lo showman siciliano si è preso il palco con una rivisitazione dell’«Uomo in frac» su un mash-up tra Domenico Modugno e Billie Jean di Michael Jackson, con i ballerini della Compagnia ucraina di ballo hi tech di Kiev. «Per fare questo numero sono stato in carica tutto il pomeriggio», ha scherzato Fiorello con un costume luminoso dagli inserti led. Poi rivolto al padrone di casa: «Quest’uomo ha fatto cose incredibili, sta facendo cose straordinarie, tu hai fatto il 67%: non sei più un partito, sei una coalizione da solo. Questo vince le europee e si prende l’Eurofestival, state attenti». «È il nostro ultimo festival», ha ricordato Fiorello. «Ha bisogno di riposo, perché quando finirà andrà a fare i Soliti ignoti, i pacchi, il capodanno di Rai1, l’Arena Suzuki. Sai a chi penso? A Josè». E rivolto al figlio del conduttore seduto in prima fila: «Sono cinque anni che sei lì, gli italiani ti hanno visto crescere su quella poltrona. L’anno prossimo te tocca andà a scuola».
Televoto in tilt
Dopo l’annuncio della classifica provvisoria che ha svelato le carte in tavola all’inizio dell’ultima serata della kermesse, ci sarebbero stati problemi con il Televoto. «Sta arrivando una quantità di voti mai visti, è record di Televoto. Se trovate difficoltà non vi preoccupate stanno smaltendo il traffico», ha detto il conduttore. Durante la gara Annalisa e Geolier, sui rispettivi social, hanno invitato i loro fan a continuare a mandare sms con il loro codice per sostenerli, nonostante i tempi di risposta del messaggio di verifica si fossero allungati all’inverosimile. La Rai ha però confermato, tramite il direttore dell’ufficio stampa, come il Televoto «sta funzionando regolarmente: abbiamo parlato con referenti di Telecom presenti qui e con i notai. C’è una valanga di voti che vengono regolarmente acquisiti, ma non arriva il messaggio di conferma. Data la mole di preferenze, Telecom ha dato priorità all’acquisizione dei voti stessi. Lo hanno confermato i notai e i referenti di Telecom che sono qui», ha spiegato in sala stampa a Sanremo Fabrizio Casinelli.
Le dediche degli artisti: da BigMama a Emma, fino a Mr Rain
BigMama ha dedicato il suo brano La rabbia non ti basta «a tutte le persone insicure, a chi prova vergogna: credete sempre in voi stessi, credete nei vostri sogni e se volete ballare, ballate». Mentre l’artista romano Gazzelle ha cantato la sua Tutto Qui per «Giovanna, una persona che mi manca molto». Mentre Dargen D’Amico ha baciato Mara Venier (20 punti al Fantasanremo) al termine della sua esibizione. Niente appelli per Gaza questa volta ma Amadeus lo ha ringraziato «per avere portato allegria e al tempo stesso riflessioni profonde». Emma Marrone ha invece dedicato la sua performance al papà Rosario, scomparso a settembre del 2022. «Voglio promettergli che rimarrò sul palco fino a quando avrò fiato in corpo», ha detto la cantautrice salentina. Mr. Rain ha lasciato i fiori su una delle due altalene, titolo del brano dell’artista, sul palco, con dedica a «tutte le persone che hanno il vuoto dentro». Sangiovanni, 21 anni, ha infine capito che «la sconfitta e la vittoria non sono davvero importanti, ma la vittoria è stare bene o quanto meno provarci».
Gli appelli di pace per Gaza: dai Negramaro a Ghali
Si moltiplicano gli appelli allo stop ai conflitti dal palco del Festival di Sanremo. I Negramaro alla fine della loro esibizione sulle note di Ricomincio tutto, per voce di Giuliano Sangiorgi, hanno affermato: «Viva la musica, viva la libertà, viva la pace». Anche Ghali, dopo aver cantato il brano Casa mia, ha lanciato un appello per il conflitto in Medioriente: «Stop al genocidio», ha detto il rapper. In platea, la mamma ha inoltre alzato un cartello: «Sei il mio vincitore amore della mamma. Tvb». Mentre bandiere palestinesi e cartelli che invitano al cessate il fuoco a Gaza sono apparsi, poi improvvisamente scomparsi, tra il pubblico durante l’esibizione di Tedua, che in collegamento dalla Costa Smeralda, al largo di Sanremo, ha cantato Red Lights.
Il valore delle differenze di Mahmood e la bandiera dei La Sad
Anche Mahmood ha utilizzato il palco dell’Ariston per diffondere un (importante) messaggio: «Volevo ringraziare tutte le artiste e gli artisti che ci hanno regalato la loro visione del mondo in maniera totalmente libera su questo palco. Viva le differenze e la libertà di pensiero sempre e comunque», ha detto il cantautore sfoggiando una tuta oro gold, come quella del titolo della sua canzone Tuta gold. Mentre il gruppo La Sad, al termine della loro esibizione con Autodistruttivo, hanno sollevato una bandiera verde, viola e blu: «Non rappresenta ideali politici, ma i valori della lotta alla discriminazione, alla violenza, all’odio, all’abuso e al sessismo. è solo il primo passo per cambiare l’Italia al meglio se tutti lo vogliamo», hanno affermato i componenti della band.
Ovazione all’Ariston per i 60 anni di «Non ho l’età»
Ovazione per Gigliola Cinquetti, che sul palco dell’Ariston ha cantato Non ho l’età, a sessant’anni dalla vittoria al Festival quando ne aveva solo sedici. «Non riesco a dirvi cosa vuol dire per me cantare questa canzone dopo tutto questo tempo: se n’è andata per conto suo, fra la gente, è diventata della gente, adesso è come se fosse tornata a casa», ha detto l’artista. «Sanremo è la casa di noi italiani, piena di colori, di suoni e di affetti, e questa di ondata di amore non è casuale, credo che cresca nei momenti difficili», ha concluso Cinquetti.
Roberto Bolle balla il «Boléro» di Ravel
Roberto Bolle, ballerino di fama internazionale, 48 anni, che fu contemporaneamente étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York, ha eseguito il «Boléro» di Maurice Ravel, accompagnato da 18 ballerini del Béjart Ballet Lausanne, per la prima volta nella televisione italiana.
Lazza presenta un brano inedito
Sul palco dell’Ariston c’è spazio anche per un inedito. Quello di Lazza – arrivato secondo alla 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Cenere – dal titolo Cento messaggi. Il rapper milanese ha spiegato di essere «così affezionato a questo brano che non avrei potuto presentarlo in una gara».
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I testi delle canzoni
ALESSANDRA AMOROSO – Fino a qui I ALFA – Vai! I ANGELINA MANGO – La noia I ANNALISA – Sinceramente I BIGMAMA – La rabbia non ti basta I BNKR44 – Governo punk I CLARA – Diamanti grezzi I DARGEN D’AMICO – Onda alta I DIODATO – Ti muovi I EMMA – Apnea I FIORELLA MANNOIA – Mariposa I FRED DE PALMA – Il cielo non ci vuole I GAZZELLE – Tutto qui I GEOLIER – I p’ me, tu p’ te I GHALI – Casa mia I IL TRE – Fragili I IL VOLO – Capolavoro I IRAMA – Tu no I LA SAD – Autodistruttivo I LOREDANA BERTÈ – Pazza I MAHMOOD – Tuta gold I MANINNI – Spettacolare I MR. RAIN – Due altalene I NEGRAMARO – Ricominciamo tutto I RENGA E NEK – Pazzo di te I RICCHI E POVERI – Ma non tutta la vita I ROSE VILLAIN – Click boom! I SANGIOVANNI – Finiscimi I SANTI FRANCESI – L’amore in bocca I THE KOLORS – Un ragazzo una ragazza